Michele Placido  18/11/2015   12:18 2497

"Due favole e una bottaia", rinviato l'evento della Cantina di Solopaca con ospite Michele Placido


Lo spettacolo “Due favole e una bottaia” previsto per sabato 28 novembre con Michele Placido è stato rimandato a data da destinarsi.

Doveva tenersi il prossimo 28 novembre presso la Cantina di Solopaca lo spettacolo “Due favole è una bottaia”, l’evento pensato ad hoc per racimolare fondi e risistemare uno dei luoghi devastati dall’alluvione. Ospite e protagonista d’eccezione dove essere  Michele Placido che aveva concesso la sua presenza all'evento benefico.

Purtroppo però, i lavori di rifacimento della rete fognaria diventati necessari a seguito dell’alluvione, e cominciati lunedì 16 novembre, avevano fatto sorgere la necessità di spostare in altra sede lo spettacolo.

“Eravamo pronti a cambiare location – fanno sapere dalla Cantina Sociale – ma alla fine abbiamo scelto, di comune accordo con il Maestro Placido, di tenere fede all’impegno e mandare in scena l’evento in Cantina. Purtroppo il cantiere aperto – continuano – a pochi passi dalla sala conferenze si protrarrà fino ai primi giorni di dicembre e, l’inefficienza prolungata di alcuni servizi fino a quella data, rende di fatto impossibile accogliere un numero così importante di persone, in considerazione delle già numerose prenotazioni arrivate. Siamo stati allora costretti a scegliere, e abbiamo deciso di dare priorità a dei lavori di somma urgenza che non potevamo rimandare oltre. Oggi, dopo qualche giorno di riflessione ci siamo convinti, e con noi l’entourage di Michele Placido, che cambiare sede non sia la scelta giusta.

Vogliamo – hanno concluso – che sia la Cantina ad accogliere un evento così importante e suggestivo. In ogni caso provvederemo nel giro di qualche giorno a comunicare la nuova data che stiamo concordando con l’artista, e che sarà presumibilmente individuata nella prima settimana di gennaio. Ci scusiamo per l'inconveniente ribadendo comunque che l'evento resta confermato, sebbene in altra data che ci riserviamo di comunicare”. 

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