Ucraina, la proposta turca: "Incontro tra Trump, Putin e Zelensky a Istanbul"
(Adnkronos) - Un incontro trilaterale a Istanbul tra Volodymyr Zelensky, Vladimir Putin e Donald Trump. Questa la proposta, in vista dei prossimi negoziati del 2 giugno, del ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, in dichiarazioni riportate dall'agenzia ufficiale turca Anadolu.
"A Istanbul abbiamo dimostrato che i negoziati" tra Ucraina e Russia, dopo oltre tre anni di conflitto, "possono portare a risultati tangibili e vogliamo questa dinamica prosegua". E "pensiamo che sia possibile coronare i negoziati a Istanbul con un incontro Trump-Putin-Zelensky ospitato da Erdogan", le parole di Fidan.
D'altra parte, spiega il ministro, Mosca e Kiev "voglio un cessate il fuoco" dopo oltre tre anni di conflitto e "la mia constatazione è che la questione inizia a prendere una piega positiva con l'avvio di negoziati. Entrambe le parti vogliono un cessate il fuoco. Nessuno dice non sia così".
Durante una conferenza stampa a Kiev con il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha, Fidan ha quindi affermato che "o lasciamo che questa guerra continui o arriveremo entro quest'anno a una pace duratura" e "finché si resta al tavolo dei negoziati possono certamente esserci progressi".
Fidan, riporta ancora la Anadolu, ha affermato di considerare i colloqui di Istanbul come "un nuovo inizio", insistendo sul "pieno sostegno per l'integrità territoriale, l'indipendenza e la sovranità" dell'Ucraina e confermando la volontà di "contribuire al processo di ricostruzione" dell'Ucraina.
Dal canto suo, l'Ucraina "è pronta per un cessate il fuoco per un periodo duraturo per fermare le uccisioni e far sì che la diplomazia sia efficace. Anche la Russia deve accettare un cessate il fuoco totale e senza condizioni"., quanto scrive in un post su X il ministro degli Esteri ucraino Sybiha dopo l'incontro con Fidan, ringraziando la Turchia "per il suo sostegno all'Ucraina e l'impegno sincero per la pace" e apprezzando "il ruolo importante" del leader turco Erdogan.
"Ho apprezzato il fatto che Fidan mi abbia informato degli esiti degli incontri a Mosca - aggiunge Sybiha, dopo la missione dei giorni scorsi nella capitale russa del capo della diplomazia turca - Abbiamo parlato dei prossimi passi verso la fine della guerra". "Fin quando Mosca continuerà a rifiutare il cessate il fuoco e sforzi seri per la pace, deve continuare a crescere il pressing internazionale", insiste.
Sybiha aggiunge poi di aver parlato con Fidan anche della "nostra eccellente cooperazione bilaterale" e del "ruolo della partnership strategica tra Ucraina e Turchia nel rafforzamento di pace e sicurezza in tutta la regione del Mar Nero".
Intanto Volodymyr Zelensky accusa ancora una volta la Russia di prolungare deliberatamente la guerra in Ucraina e di svuotare di significato i negoziati diplomatici. E lo fa dopo l'annuncio di Mosca sui colloqui a Istanbul il prossimo 2 giugno, quando il Cremlino ha assicurato che presenterà il suo 'memorandum', un documento che tuttavia né Kiev né tantomeno gli alleati coinvolti nei negoziati hanno ancora visto.
"La Russia sta prolungando la guerra e sta facendo tutto il possibile per ingannare i Paesi che continuano a cercare di influenzare Mosca con le parole, anziché con la pressione". Ma le parole, avverte Zelensky su X, "non funzionano con Mosca".
"Persino il cosiddetto 'memorandum' che hanno promesso e che presumibilmente hanno impiegato più di una settimana per preparare - continua il presidente ucraino -, nessuno l'ha ancora visto. Non è stato condiviso con l'Ucraina. Non è stato condiviso con i nostri partner. Non hanno nemmeno condiviso la nuova agenda con la Turchia, il paese che ha ospitato il primo incontro".
E questo "sebbene abbiano promesso l'esatto contrario, e soprattutto lo abbiano promesso agli Stati Uniti, al presidente Trump. Un altro inganno russo. Stanno facendo di tutto per garantire che gli incontri siano privi di significato. E questo è un altro motivo per cui dovrebbero esserci sanzioni adeguate e pressioni adeguate sulla Russia".
Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov ha dichiarato mercoledì scorso che Mosca è pronta a presentare il 2 giugno a Istanbul il suo memorandum che "definisce la nostra posizione" e le richieste per superare "le cause profonde della crisi". Lavrov, ha reso noto il ministero degli Esteri russo, ha informato il suo omologo statunitense Marco Rubio sui preparativi di Mosca per i colloqui diretti con l'Ucraina a Istanbul lunedì prossimo.
Kiev aveva già chiesto a Mosca di fornire in anticipo le sue condizioni di pace per garantire che l'incontro produca risultati. "Non siamo contrari a ulteriori incontri con i russi e siamo in attesa del loro memorandum", ha dichiarato il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov in un post su X.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan esorta Mosca e Kiev "a non chiudere la porta" al dialogo, mentre si attende la risposta ucraina sui colloqui diretti, proposti da Mosca, a Istanbul il 2 giugno per raggiungere un accordo di pace. "Siamo in contatto con la Russia e con l'Ucraina - fa sapere la presidenza turca -. Stiamo dicendo loro di non chiudere la porta fintanto che resta aperta. Continuiamo a impegnarci per la pace e continueremo i nostri sforzi".
"Per quanto ne so, non è ancora arrivata alcuna risposta... dobbiamo attendere una risposta dalla parte ucraina", ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, definendo "non costruttiva" la richiesta di Kiev alla Russia di fornire condizioni di pace prima dei colloqui.
Intanto, durante la notte, i sistemi di difesa aerea russi hanno intercettato e distrutto 27 droni ucraini in territorio russo. A riferirlo è il ministero della Difesa russo, precisando che "15 Uav sono stati abbattuti sul territorio della regione di Belgorod e 12 sul territorio della regione di Kursk".
Dal canto loro, le Forze di difesa ucraine hanno neutralizzato nella notte 56 droni d'attacco russi di tipo Shahed su 90, ha riferito l'Aeronautica militare ucraina, aggiungendo che sono stati registrati attacchi aerei russi in 12 località del Paese.
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