Strega, ti amo ma non posso. La storia di Antonio ed il bel gesto del Benevento Calcio
Quando la propria squadra del cuore si ama all’infinito, si è capaci di fare di tutto, nonostante la distanza e le difficoltà. È la storia di Antonio De Luca, sannita trapiantato a Roma che ha inviato un'email alla redazione de ilQuaderno.it raccontando alcune sue vicissitudini.
Domenica parte finalmente, dopo ben due rinvii, il campionato della Strega. La trasferta è nella vicina terra laziale, a Rieti, dove i giallorossi affronteranno al Manlio Scopigno la Lupa Castelli Romani.
Antonio ha inviato una lettera alla nostra redazione per raccontare la sua storia. Vista l’impossibilità sia fisica che burocratica di portare a compimento la sottoscrizione della tessera del tifoso e dell’abbinamento per la stagione 2015-2016, tessera che non gli permetterebbe nemmeno l’accesso nell’impianto sportivo rietino domenica prossima, non sa come ovviare al suo problema.
“Sono anni – scrive – che per ragioni professionali vivo a Roma. Dunque non posso essere presente durante la settimana nell’unico giorno e nelle sole
2 ore in cui è possibile sottoscrivere la tessera: mercoledì dalle 10,00 alle 12,00 se non prendendo appositamente ferie (cosa che non posso permettermi)”.
“In passato – ricorda – ho fatto coincidere la mia periodica venuta a Benevento con l'inizio della campagna abbonamenti aperta a tutti dopo che erano trascorsi i giorni dedicati a chi poteva esercitare la prelazione. Quest’anno purtroppo per tanti motivi la campagna è iniziata con molto ritardo e comunque soltanto dopo il mio periodo beneventano (un fine settimana allungato all’inizio di agosto)”.
Insomma senza tessera, niente abbonamento e niente contributo alla propria città: un vero e proprio dramma per un tifoso.
ilquaderno.it, sollecitato dalla segnalazione, ha contattato dunque la società del Benevento Calcio che si è mostrata disponibile a trovare una soluzione per risolvere il problema. Ora ad Antonio non resta che attendere una risposta deiretta dal Benevento Calcio prima di riuscire finalmente a vedere i propri colori calcare un rettangolo verde.