07/07/2014   16:23 3296

S.Salvatore Telesino: 'Bambinopoli' e l'estate vietata


E’ arrivata l’estate, si vedono i ragazzi che scorrazzano e giocano ovunque, ma a San Salvatore Telesino c’è un luogo off limits, un vero e proprio pugno nell'occhio. Costruito alla fine degli anni Novanta su di un preesistente giardino, "Bambinopoli" era l’unico spazio verde attrezzato al centro del comune telesino. Già ai tempi, subì la cementificazione figlia degli anni ottanta perdendone gran parte della bellezza. All’erba subentrarono i mattoncini di cemento agli alberi i gazebo ed ai fiori timide aiuole.
Con il tempo l’incuria e alcuni atti di vandalismo, violentarono in maniera cruenta l’ormai recintata e blindata area giochi. Eppure ci si chiede: fossero diverse le aree attrezzate da custodire, che magari un ritardo o qualche intoppo potrebbe comunque essere compreso, ma il parco è uno ed il disagio notevole.

Il Parco Giochi oggi è chiuso, abbandonato a se stesso e oggi i bambini che lo dovrebbero visitare si possono trovare a giocare in giro e non sullo scivolo circondato da erbacce e sporcizia. Gazebo per la merenda? Si, ma attenzione che essendo bucato se piove vi bagnate. Altalena? La struttura c’è ma lei no. Corsetta? Attenti però alle mattonelle rotte e ad una piccola discarica di fogliame e rami secchi. Avete bisogno di usufruire dei servizi? Anche qui, la struttura esiste ma è del tutto “inservibile”. Una cartolina quella di Bambinopoli che avvilisce i genitori incapaci di far divertire i figli, ed affievolisce le speranze, gli sforzi del passato, banalizza i tentativi di renderlo vivo come il mercatino del baratto e le serate di giochi negli scorsi anni. Da qualche anno il parco è dotato anche di videosorveglianza, ma funziona? È possibile risalire ai protagonisti degli atti vandalici o è semplicemente un decoro?
Nei precedenti anni il Parco era stato fatto oggetto da parte delle istituzioni anche di apertura e pulizia collettiva. Come? Giovani e cittadini, armati di guanti, buste della spazzatura qualche rastrello, un tagliaerba resero in un giorno dedicato al decoro urbano l’area (d’altronde ben delimitata) fruibile e risistemata. Oggi però, un intervento "a mani nude" non basterebbe, e nonostante la buona volontà di tutti. Questi sono “servizi dovuti” alla comunità e non possono essere “disattesi”. Insomma, oltre alla pulizia stessa ci sarebbe bisogno anche di qualche intervento di riqualificazione dell'intera area, visto che dei giochi come del resto di tutto il contorno rimane ben poco.
Se l’amministrazione poi non vorrebbe farsi carico di tutto ciò perché non pensare ad una gestione pubblico/privata dell’area dando così la possibilità ad associazioni di giovani di riqualificare,bonificare, gestire aree verdi in totale degrado presenti sul territorio? Potrebbe essere un buon viatico per la crisi?
Si, perché il Comune affida a un privato la gestione dell’area verde e in cambio concede uno spazio dove può aprire un chiosco, o gestire gli eventi in tal luogo lasciando però sempre l’accesso libero alla struttura. Più servizi, meno risorse. Anzi tante risorse, nessun utilizzo.

Michele Palmieri

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