S. Agata de’ Goti. Come ha votato il paese per la rielezione di Valentino
Alla luce delle elezioni appena terminate, c’è ora da analizzare come ha scelto S. Agata per decidere di riconfermare il sindaco uscente, Carmine Valentino e la sua giunta. Se nel paese caudino, per tradizione, le elezioni si vincono nelle sezioni periferiche, più compatte e decise nello scegliere una lista ed un candidato che le rappresenta, in questa competizione il centro è stato decisivo ed ha permesso alla lista Avanti di recuperare i voti che ha perso in alcune zone periferiche. Infatti, alla lista capeggiata da Luigi Di Nuzzi sono andate due sezioni: quella della frazione di Bagnoli, terra natale del medico candidato a sindaco, dove però non è riuscita a fare il pienone ed ha dato solo 105 voti di distacco alla lista Avanti (presente sul territorio con l’uscente Luciano Iannotta). Più netta la supremazia di Alfonso Ciervo nella sua San Silvestro, dove invece lo scarto tra le due liste concorrenti è stata di 153 preferenze. Nelle rimanenti 9 sezioni, poi, la lista di Valentino è sempre risultata in vantaggio: in modo più marcato nelle due sezioni di S. Anna con uno scarto di 349 preferenze e meno nelle due di Faggiano con solo 94 voti a favore. 42 preferenze di vantaggio anche nella neo sezione di Cerreta. Per quanto riguarda, poi, le sezioni del centro cittadino, in totale il sindaco uscente ha guadagnato 450 voti di scarto sullo sfidante, con un’affermazione netta nella 1° sezione con 226 voti, a seguire la numero 3 con 111 e rispettivamente 54 e 59 per la sezione 2 e 4. La somma del tutto ha consentito a Valentino di essere riconfermato sindaco con 3.970 preferenze, pari al 52,52% aggiudicandosi 11 seggi. Di Nuzzi, invece, ha raccolto 3.293 preferenze pari al 43,56% ottenendo 5 seggi. Nessun seggio alle altre due liste in campo, ossia il Movimento 5 stelle con candidato Giovanni Toscano che ha ottenuto 273 voti, il 3,61%, mentre il Movimento Pensionati Europeo con Giovanni Valentino che si è fermato a 22 voti, lo 0,29%.
Per quanto riguarda poi le preferenze, il dato su tutti che emerge è il predominio delle quote rosa. Infatti, la possibilità
di dare una doppia preferenza di genere differente ha garantito soprattutto le donne che, con i vari abbinamenti, sono partite avvantaggiate. Infatti, in entrambe le liste, le prime elette sono state femminili, raccogliendo per Avanti 2309 preferenze tra Piccoli, Vene, Ascierto e Fusco e 1351 tra Razzano e Iannotta per la Lista Di Nuzzi. Alla luce di questi risultati, i voti maschili, per la lista Avanti, anche se tutti raddoppiati rispetto alle amministrative del 2009, sono risultati un po’ offuscati ed hanno lasciato fuori elementi come il vice sindaco uscente Maddaloni, il vice presidente del consiglio Cesare, Di Caprio e Di Donato.
Passando, poi, all’opposizione, la lista Di Nuzzi a Palazzo San Francesco sarà rappresentata da 5 consiglieri, capeggiati dal dottore, che sale di diritto. La prima eletta è stata Giovanna Razzano, tra i costituenti della lista anti-Valentino su cui sono convogliate 837 preferenze a cui si aggiunge la vittoria smaccante di Alfonso Ciervo, rivale indiscusso di Valentino. Infatti, in ordine di arrivo, si sono collocati tra i banchi dell’opposizione Angelina Iannotta (514), Domenico Iannotta (424) e lo stesso Ciervo (379) ultimo tra gli eletti dell’opposizione che si è fatto superare nella competizione dal suo ‘braccio destro’ di sempre Mimmo Iannotta. Da sottolineare, ancora che il primo dei non eletti per l’opposizione è Antonietta Martino con 334 preferenze che orbita sempre nell’area Ciervo. Nell’ipotesi di eventuali surroghe, dunque, salirebbe a Palazzo San Francesco sempre un alleato di Ciervo.
Archiviata la parentesi elettorale, questa mattina si è tenuta la proclamazione degli eletti da parte del Presidente della 1° sezione, Antonio Falco, dando il via ufficiale ai lavori amministrativi. Infatti, la maggioranza, entro 10 giorni, dovrà convocare il primo consiglio comunale durante il quale darà la distribuzione delle cariche. Anche in questo caso dovranno essere tutelate le quote rosa con il loro inserimento in Giunta.
Nella Melenzio