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L'Arma celebra i 200 anni, Carideo: 'Lascio il Sannio, una terra che mi ha legato a sé'


Il Colonnello Carideo lascerà presto il Comando dei Carabinieri di Benevento. L'annuncio, questa mattina, nel corso della cerimonia per i 200 anni di fondazione dell'Arma. Presenti tutte le autorità civili, militari e religiose del Sannio. In prima fila, tra gli altri, l'Arcivescovo, Andrea Mugione, il sindaco del capoluogo, Fausto Pepe, il commissario straordinario della Provincia, Aniello Cimitile, il prefetto, Paola Galeone, il procuratore Giuseppe Maddalena, il Questore, Salvatore La Porta.
Dopo il passaggio in rassegna dei diversi reparti, Carideo ha tenuto il suo ultimo discorso nel Sannio, assicurando che "nonostante la congiuntura sfavorevole che incide fortemente anche tra le famiglie e le attività economiche del Sannio, siamo riusciti ad evitare riflessi negativi sulla fiducia che il cittadino nutre nei nostri confronti".
Carideo ha poi esposto in sintesi i risultati raggiunti nell'ultimo anno, segnalando le operazioni più significative: "Lupo", "Triggio", "Tabula rasa" e "Telesina sicura", senza dimenticare l'arresto dei presunti responsabili del delitto Coppola, l'anziana di San Giorgio del Sannio rapinata e uccisa nel febbraio scorso.
Grande spazio in questi anni di permanenza nel Sannio, è stato destinato alla diffusione della cultura della legalità nelle scuole e nei centri di aggregazione della popolazione.
Saluti sono stati rivolti anche al mondo dell'informazione e alle autorità territoriali, così come alle famiglie dei carabinieri che, ha detto Carideo "Condividono i sacrifici e le preoccupazioni legate alla nostra professione".
Ai suoi uomini, ha espresso "il plauso di Comandante per l'efficace impegno e la generosità d'animo. Si dice che ogni comandante si innamori dei suoi collaboratori ed è successo anche a me".
"Coinvolgente". Così Carideo ha definito la sua esperienza nel Sannio che "ha accolto me e mia figlia Emanuela. Ora, dopo quasi quattro anni, confermo che questa terra, ricca di fede, di storia e di cultura, mi ha profondamente legato a se, anche per avermi ridonato una nuova serenità affettiva che un doloroso lutto mi aveva sottratto".
A chiudere la cerimonia, il conferimento delle onorificenze ai militari che si sono distinti per particolari metodi investigativi ed operativi e con il ricordo dei carabinieri che nei decenni hanno perso la vita nello svolgimento del servizio. L'ultimo, il giovane sannita Tiziano Della Ratta, morto in un conflitto a fuoco durante una rapina.
L'appuntamento è per il prossimo anno, con il 201° annuale di fondazione dell'Arma dei carabinieri.
Laura De Figlio

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