Commercianti ed artigiani in allarme. Petrucciani (Cidec): ‘Siamo in piena crisi’
"Mai visto un Natale come quello appena passato". A parlare è Milena Petrucciani, presidente di CIDEC Benevento che a poche ore di distanza tira un bilancio sulle spese di questi giorni.
"Cali da capogiro fino al 70%. in tutti i settori: commercianti ed artigiani sono in stato di allarme”.
Girando in centro di persone che comprano se ne vedono davvero poche: in discesa libera la vendita di articoli d'abbigliamento, di accessori e di scarpe. A raccontare della disfatta sono soprattutto i commercianti che quest’anno, tra Imu, Tasi ed Iva, se la stanno vedendo nera. "Troppe tasse insieme all’assenza di qualsiasi condivisione di azioni che potrebbero almeno alleviare il dramma in atto” – ha sottolineato Milena Petrucciani. “Secondo un sondaggio dell'associazione più del 27% dei commercianti non è riuscito a saldare i pagamenti perché da una parte la categoria non ha più denaro e dall’altra le istituzioni sono assenti – ha spiegato il presidente della CIDEC Benevento. “La situazione di Benevento è grave anche perché ad Avellino, città simile demograficamente alla nostra, esiste una realtà diversa. Il dramma del commercio a Benevento, infatti, non è da imputare solo alla crisi economica. Il presidente di CIDEC è critica anche sull’abusivismo dilagante che a Benevento è divenuto “abusivismo legittimato” da quelle sorti di iniziative popolari che servono solo ad assottigliare gli incassi di quei commercianti che pagano le tasse al Comune o alla Camera di Commercio 365 giorni all’anno, a non incrementare neanche il turismo ed a imbruttire la Città con
tendoni che ricordano i campi militari in luoghi strategici e storici.
Manca una qualsiasi pianificazione condivisa democraticamente capace di dar respiro a settori trainanti l’economia come quelli del commercio, del turismo, dell’artigianato.. "Prendiamo i mercatini: - ha detto il vertice di CIDEC- come è possibile autorizzarne così tanti? E poi di che livello sono? Basso. Basta vedere quelli di Natale in alcune posti della città che vendono di tutto fuorché articoli natalizi: borse taroccate, dolci siciliani, leccornie pugliese, artigianato indiano, presunto antiquariato”.
Benevento si sta distruggendo e mese dopo mese si spengono le luci delle vetrine e si abbassano le serrande. Centinaia di locali sfitti in tutta la città sebbene si continuino ad allestire iniziative varie che sono solo fini a se stesse o a chi le promuove che finge di non conoscere la realtà.
Petrucciani risollecita l’immediata istituzione di un’Agenzia di Sviluppo da più tempo proposta agli Enti territoriali quale strumento di coordinamento di azioni nei confronti del commercio, dell’artigianato e del turismo con il compito di elaborare proposte, realizzare attività e che ne misuri anche i risultati raggiunti rispetto a quelli preventivati perché è inconcepibile rimanere fermi dinanzi al continuo retrocedere economico e culturale della Città.
"Ma preoccupa, anche sotto il profilo della legalità, il continuo aprire e chiudere negozi” – ha concluso Milena Petrucciani – perché ciò induce anche il rischio di infiltrazioni malavitose che bisogna organizzarsi per escluderle”.