Cieli sereni nelle previsioni economiche dell'Italia
I contagi rallentano, la campagna vaccinale prosegue e l’Italia sembra essere sulla retta via per una ripresa totale, o quasi.
I segnali positivi arrivano da più direzioni: i consumatori spendono di più, il settore turistico ha trovato un compromesso tra libertà e prevenzione con l’introduzione del Green Pass, e, soprattutto, il mercato azionario si è finalmente sbloccato.
Lo dimostrano le performance di Piazza Affari e l’aumento degli interessati al trading con MetaTrader 4, una delle migliori piattaforme per novizi ed esperti. Sul fronte turistico parla Cna Turismo e Commercio, mentre il premier italiano tira le somme in economia.
Un sospiro di sollievo per il turismo
La situazione turistica estiva era un vero e proprio mistero per l’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO), che ipotizzava due strade: un aumento del 66% del turismo a partire da luglio, o un temibile rinvio a settembre. Si può dire che sia andata nel migliore dei modi, visti i dati rilasciati da Cna Turismo e Commercio. Nel mese di agosto sono stati infatti registrati 13 milioni di soggiorni prenotati da italiani, vale a dire 2,4 milioni in più rispetto all’agosto 2020. In calo invece i voli internazionali: -90% nel primo semestre del 2021.
Incertezze sull’economia, ma la strada è quella giusta
L’Istat ha confermato una forte ripresa economica nel secondo trimestre dell’anno, un trend destinato a proseguire nel periodo successivo. Salvo chiusure impreviste, infatti, il PIL si avvicinerà a una crescita stabile del +6% entro la fine del 2021 per target="_blank">raggiungere i livelli pre-crisi con il primo trimestre del 2022. A preoccupare sono i lockdown, certo, ma anche l’inflazione e il possibile aumento dei tassi d’interesse.
Incerti gli indici di fiducia dei consumatori e delle imprese
Traballa invece l’indice di fiducia dei consumatori, che aveva ripreso quota nei mesi precedenti. Secondo i dati Istat, nel mese di agosto sono peggiorati sia l’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 116,6 a 116,2 punti) che quello delle imprese (da 115,9 a 114,2 punti). Il motivo va ricercato nella sfera personale: sono scese le aspettative sulla situazione economica e familiare, con un dietrofront anche sull’acquisto di beni durevoli.
Non va molto meglio sul lato lavorativo: la fiducia delle imprese ha perso 1,7 punti percentuali, con il manifatturiero e il settore delle costruzioni a soffrire maggiormente. Prosegue invece la scalata del commercio al dettaglio, con un incremento da 111,3 a 113,9 punti.
Un bilancio dell’economia italiana
Tutto sommato, a parte qualche valore sballato, l’economia italiana sembra in fase di riavvio. Lo confermano i dati Istat, che prevedono ulteriori miglioramenti nei prossimi mesi e il raggiungimento dei valori pre-crisi a inizio 2022. Se così fosse, il futuro potrebbe diventare decisamente roseo: per il turismo, per l’economia, per la finanza, ma soprattutto per i cittadini e le imprese.
Tuttavia bisognerà attendere la fine del 2021 per tirate le somme finali, solo all’ora si potrà avere un quadro totale e più chiaro di come sia andato quest’anno e poter prevedere quindi quello che sarà il futuro.
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