15/01/2013   9:11 6783

'Astrattismo Totale’ di Cotroneo, Lanzione e Salzano a Città di Castello fino al 10 febbraio


Alle 17.30 di sabato 19 gennaio, con la direzione artistica di Federica Conti e Clara Rebiscini, presso la Galleria d’Arte Contemporanea Recò di Città di Castello (Pg), presentata in catalogo dal testo scritto da Mario Lanzione, si inaugura la mostra ‘Astrattismo Totale’ degli artisti Giuseppe Cotroneo, Mario Lanzione e Antonio Salzano che affidano il loro messaggio all’arte Astratta in tutta la sua potenziale possibilità espressiva. L’Astrattismo Totale nasce con il periodo delle ‘Carte Veline’ degli anni ottanta, prodotto da Mario Lanzione che è tra i primi artisti a sperimentare l’idea di mettere insieme i due opposti concetti razionali e irrazionali dell’Astrattismo, portando avanti una ricerca che coniuga la pittura Informale con quella Geometrica. Un’idea che, oggi, grazie all’aggregazione con l’Artestudio-Gallery di Benevento, condivide con Giuseppe Cotroneo e Antonio Salzano. I tre artisti Campani, hanno raggiunto la convinzione che esiste un punto d’incontro dialetticamente valido nella fusione degli elementi linguistici e stilistici che hanno consentito l’evoluzione dell’Astrattismo. Geometria e materia, istinto e ragione, segno, luce e spazio, sono i temi sviluppati da Giuseppe Cotroneo, Mario Lanzione e Antonio Salzano nell’ambito dell’’Astrattismo Totale’. Gli impulsi emotivi/psicologici, la sintesi tra sofferenza e gioia di vivere, il connubio tra materia e spirito, l’alchimia dei ricordi e degli umori tra la memoria del passato e l’affermazione del presente e l’assunzione di un’astrazione poetica e lirica che si rivela in Lanzione attraverso il pensiero cosmico delle origini della vita, sono dettati dalla stessa energia che, in Salzano, diventa certezza nel divenire degli eventi e che, in Cotroneo, s’identifica con la spontanea assimilazione di una realtà da accettare così com’è, nel bene e nel male, restando nella propria dimensione di uomo che trova nell’arte, il rifugio delle proprie speranze. La mostra resterà aperta fino al 10 febbraio prossimo.

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