Zarro risponde alla Maio: "Faro' i controlli ma l'aspetto in comune"
Arriva puntuale la risposta del Consigliere Comunale Giovanni Zarro alla lettera inviata dalla candidata Consigliere alla Regione Campania per il Movimento 5 Stelle, Francesca Maio.
Risponde a Francesca Maio, attivista M5S candidata alle prossime Elezioni Regionali del 31 maggio, il Consigliere e Capogruppo PD a Palazzo Mosti Giovanni Zarro.
“Non frequento i social network, però ne apprezzo le potenzialità pur conoscendone i limiti. Mia figlia Maria, colmando la evidente lacuna, mi ha informato che, la Maio, candidata al Consiglio Regionale, in rappresentanza del Movimento Cinque Stelle, usando quei strumenti, mi ha interpellato, nella veste di Capogruppo PD. La Maio mi chiede ragione degli istituti di partecipazione previsti dallo Statuto del Comune di Benevento; in particolare sulla omessa risposta ad alcune domande proposte dai cittadini di Benevento ed avanzate, così immagino, attraverso i buoni uffici del Movimento Cinque Stelle. Ciò nel 2013. E mi consiglia di assumere una qualche iniziativa, sul punto. Rilevando che da quella “qualche” iniziativa adottata, ne trarrebbe profitto il Pd in genere, la sua campagna elettorale, quella del Pd. Naturalmente! Ed ancora di più una parte del PD. Quella che si contrappone ai Lealisti”.
“Vorrei dire subito a Francesca Maio – scrive Zarro - per quello che mi risulta, …che, invero, non ci sono parti in lotta nel Pd. Ognuno cerca di fare al meglio il suo lavoro. Oggi, prevalentemente, lavoro elettorale. Politico prima e dopo la campagna elettorale. Innanzitutto con l’idea di servire il popolo di Benevento aiutandolo sulla strada della crescita e del progresso, nella difficile competizione territoriale. Come è dovere del Partito. Peraltro! E poi per corrispondere ad un preciso obbligo consigliere o operatore politico che sia. Se consigliere, a ragione, degli obblighi contratti al momento della elezione. Ed ogni operatore politico a ragione dell’impegno che ha assunto tesserandosi al Partito. L’obbligazione elettorale,
o quella solo politica, è sacra ed è una parte significativa ‘dell’anima della democrazia’. Quanto alle polemiche di stampa che corrono sui giornali…va detto che, appunto sono polemiche elettorali; corrispondenti, cioè, ai problemi ed ai temi che la campagna elettorale pone. Superata la fase elettorale, risulteranno superati anche quei temi e quei problemi. Tutti i soggetti torneranno al loro “usato lavoro”. Consiglio di guardare alle fiammate polemiche elettorali con occhio più distaccato”.
“Quanto al tema vero – precisa ancora il capogruppo PD a Palazzo Mosti - vorrei dire, in amicizia, alla Maio, a cui volentieri formulo gli auguri di un brillante e proficuo lavoro elettorale, che la cultura del PD non si fonda sull’utilitarismo. Non si fanno le cose, non fa le cose il Pd perché alla fine del percorso c’è un utile! La cultura del Pd, si fonda, viceversa, sullo stato di diritto. Sul rapporto di cittadinanza. Ci sono diritti e doveri. E tutti siamo tenuti ad esercitare i diritti e ad adempiere ai doveri. Al meglio! A prescindere dai guadagni elettorali. O dalle perdite”.
“Ora – conclude - la Maio segnala una omissione di risposta ad alcune domande poste dai cittadini. O più omissioni di risposte. È mio dovere controllare e lo farò. Naturalmente. Anche risalendo, con una, attenta, ricerca di Archivio al 2013. Meglio sarebbe, però, se la Maio, in questi giorni, se ha tempo, o, dopo la campagna elettorale, eventualmente, salisse le scale del Comune di Benevento, per precisare meglio la sua geremiade o se preferisce la sua eccezione. Al fine di consentire al Gruppo o all’Amministrazione di fare oggi, al meglio, quello che non si è fatto ieri. Almeno così sembra di intendere. Se è così, tutto il Pd è pronto ad esaminare il suo rilievo ed a porre in essere i correttivi necessari. Tutto il PD non solo il Capogruppo. E per quello che mi risulta, tutta l’Amministrazione. Se vorrà e se verrà, la aspettiamo volentieri”.