03/04/2007   16:16 2259

Vinitaly: il Quaderno incontra i produttori sanniti ed irpini


Passeggiando per il padiglione campano al Vinitaly, salone internazionale del vino a Verona, il Quaderno ha intervistato alcuni produttori sanniti e campani. Abbiamo iniziato con Luca Baldino, produttore di Molinara, la cui omonima azienda Baldino è l’unica in Italia specializzata nella produzione di sidro, acquavite di sidro e aceto di mela. Tre ettari di meleto proprio, oltre 400 piante di mele Limoncella e Annurca.

Un’azienda giovane, nata nel 2000, che valorizza l’autoctono ma che si espande anche sul mercato internazionale arrivando in Giappone, Danimarca, Svizzera e Stati Uniti. Colpisce il disegno posto sulle etichette dei prodotti: l’immagine di un toro e di un bambino che simboleggia la storia della migrazione di genti della Sabina, da cui nacque il popolo del Sannio; un’opera di Normanno Scoscia attualmente esposta a Chicago.

Siamo andati poi da Enrico De Lucia, amministratore dell’azienda Santiquaranta, il cui nome riprende un antico quartiere romano di Benevento. Un azienda, già per la seconda volta al Vinitaly, che ha un progetto preciso: valorizzare il Moscato di Baselice. Da qui la produzione di Moscato e Moscato Passito ma anche di Aglianico e Falanghina: tutti prodotti semplici e minimalisti nel loro confezionamento, ma ben complessi e strutturati al palato. L’azienda ha 4 ettari di terra a Baselice, produce 40 mila bottiglie l’anno ed esporta nel mercato nazionale ed internazionale. E ha già un nuovo progetto: produrre un aglianico barricato.

Alla decima presenza al Vinitaly, ma per la prima volta nel padiglione Campania espone la Strega Alberti. In vetrina lo storico liquore Strega, la Sambuca, la Crema Strega, il limoncello di Sorrento Strega, tutti proposti in abbinamento ai tipici prodotti dolciari dell’azienda. “Un’opportunità per concludere affari più che una vetrina per il cliente” dichiara Antonio Savarese, amministratore dell’azienda che insieme agli altri due cugini, è alla quinta generazione e gestisce a Benevento l’ azienda con 65 dipendenti. Nel 2010 la Strega Alberti compirà 150 anni e guarda al futuro investendo sempre più sui giovani.

Spostandoci a Castelvenere, troviamo la Cantina Fontana delle Selve, gestita da Salvatore e Gianluca Falato; il primo si occupa della parte commerciale, il secondo cura l’aspetto più amministrativo. Due fratelli che guardano avanti sperando in un maggiore incremento di marketing regionale nel settore vitivinicolo. La loro azienda nasce alla fine degli anni 90 e si espande per circa 10 ettari di terra, producendo per il mercato nazionale ed internazionale 70mila bottiglie l’anno. Aglianico, Falanghina e Barbera primeggiano tra i loro prodotti insieme al “Don Giovanni”, la seduzione in un bicchiere, un particolare aglianico affinato in rovere.

Un salto in Irpinia nell’Azienda Terredora di Montefusco della famiglia Mastroberardino, gestita da Walter e dai figli Paolo, Lucio e Daniela. Fiano, Greco di Tufo, Coda di Volpe e Falanghina tra i bianchi; Aglianico, Piedirosso e Taurasi tra i rossi. Non mancano in elenco la Grappa , l’Olio ed il Passito Fiano. Terredora nasce nel 1994 ed oggi vanta 180 ettari di terreno nelle zone di Montefusco e dintorni ed oltre un milione e centomila bottiglie l’anno destinate anche ad un mercato extraeuropeo. Uno staff con esperienza, ma aperto ai grandi cambiamenti come quello di volersi dirigere anche in Cina, India e Corea.

Ci spostiamo poi a Prata Principato Ultra dove da 14 anni si estendono i vigneti della famiglia Freda. L’azienda Giulia, che prende il nome dalla donna della famiglia, ha oggi 25 ettari di vitati e produce 120 mila bottiglie l’anno tra: DOCG Greco di Tufo, Taurasi e Fiano di Avellino, DOC Coda di Volpe, Falanghina e Aglianico. Abbiamo intervistato Angelo Freda che si occupa della parte commerciale e che è presente al diciassettesimo Vinitaly. Chiaro il suo obiettivo: “Non imbastardire” la produzione ma salvaguardare la tipicità dei vini campani.

Infine conosciamo le Cantine Guastaferro, al loro debutto al Vinitaly. Un’ azienda nata nel 2002, gestita oggi dal giovane agronomo Raffaele Guastaferro che ha studiato per poter aprire in proprio un’ attività. Possedendo vigneti di famiglia in una zona di tradizione vitivinicola plurisecolare, per l’appunto Taurasi, si è realizzato il suo sogno. Attualmente l’azienda si estende per oltre 10 ettari e produce 14mila bottiglie di Taurasi Docg e 70mila bottiglie di Aglianico Igt. e si sta lavorando per inserire nel 2008 due novità.
Federica De Vizia

Nel link sottostante e nella sezione foto, le immagini del Vinitaly e dei produttori sanniti e irpini:
Fotogallery Vinitaly

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