Battaglia e Romano a colloquio con operatori sanitari 14/06/2018   15:36 3356

Unita' Materno - Infantile delocalizzata?. Mons. Battaglia: "bisogni persone vengono prima dei bisogni della politica"


Il sindaco di San Salvatore: "ampia disponibilità da parte dell’Ente sia di compartecipare al ripristino dell’immobile che indicare altra idonea struttura".

Una visita informale, quella che ha visto protagonista questa mattina don Mimmo Battaglia che si è recato al Centro Materno – Infantile di via Molino Pacelli a San Salvatore Telesino. Una visita che fa seguito ad una serie di preoccupazioni espresse da alcune famiglie che nei giorni scorsi hanno incontrato il vescovo della diocesi di Cerreto Sannita – Telese – Sant’Agata de’Goti esternandogli tutta la loro preoccupazione per una ‘chiacchierata’ delocalizzazione del Consultorio. Il centro, infatti, è facilmente raggiungibile e spostarlo in una diversa e non ben localizzata posizione potrebbe arrecare diverse difficoltà all’utenza.

Proprio per questi motivi, ma anche per conoscere la situazione strutturale e ascoltare la voce dei tanti operatori sanitari che lavorano all’interno del Centro, il vescovo telesino ha preferito recarsi sul posto di persona. Una sorpresa anche per i tanti utenti presenti. Don Mimmo, dopo aver fatto il giro della struttura, stretto mani e giocato con i bambini, si è soffermato ad ascoltare il personale apparso preoccupato per la delocalizzazione.

Alla fine del colloquio ha poi ribadito: “I bisogni delle persone e del territorio vanno sempre ascoltati e vengono prima dei bisogni politica. Se la politica è lontana dai problemi della gente allora la politica è lontana dalla politica”. Un monito forte, che punta al cuore della sua azione pastorale: la giustizia sociale, la vicinanza e l’ascolto delle persone, il lavorare per alleviare le sofferenze di tanti, troppi. Prima di salutare, don Mimmo si è scusato con gli utenti per l’improvvisata: “mi perdonerete, ma stiamo lavorando per voi”.

Ad accompagnarlo, anche Fabio Romano sindaco di San Salvatore Telesino che già lo scorso 5 maggio aveva inviato una lettera a Franklin Picker direttore generale dell’ASL Benevento senza però ricevere alcuna risposta. Nella missiva, la fascia tricolore, spiegava: “Si tratta di una struttura realizzata e concessa gratuitamente all’Asl, rispettosa delle norme di sicurezza e priva di barriere architettoniche”. Alla base del paventato trasferimento, ci sarebbero alcune infiltrazioni: “gli interventi necessari – aggiungeva Romano – non comporterebbero impiego di ingenti risorse economiche e potrebbero essere realizzati in breve tempo senza necessità di sospensione dell’attività. Rispetto all’immobile in questione, inoltre, risulterebbero già stanziati fondi per la ristrutturazione”. L’apertura di Romano e del Comune di San Salvatore Telesino è totale: “vi è ampia disponibilità da parte dell’Ente sia di compartecipare al ripristino dell’immobile che indicare altra idonea struttura, sempre all’interno del territorio nell’eventualità che per le opere a farsi sia necessario liberare l’immobile”. 

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