Trasferimento del Pm Clemente a Roma: Ionico replica alla nota di Altrabenevento
Dopo la nota pubblicata su questo portale di Altrabenevento, a firma di Gabriele Corona, sul trasferimento a Roma del pm Antonio Clemente, riceviamo e pubblichiamo la replica di Maurizio Ionico:
“Egregio Direttore, mi corre l’obbligo di fornire alcune riflessioni e chiarimenti in ordine all’articolo del Corona “Altrabenevento sul trasferimento del P.M. Clemente: Il Tribunale tornerà a essere il porto delle nebbie” del 30.08.2013, perché sono stato, ancora una volta , citato e chiamato in causa dal “paladino della legalità” della nostra città. Devo subito affidare a Lei ed a tutti i lettori una mia umile riflessione: l’affermazione del Corona che con l’allontanamento del P.M. Clemente il Tribunale di Benevento ‘tornerà ad essere il porto delle nebbie’ suona, a mio giudizio, come una grave offesa per i tanti seri e competenti Magistrati che, in silenzio, nell’ombra, senza fare tante sceneggiate, con grande dignità, svolgono quotidianamente il loro carico di lavoro presso la Procura ed il Tribunale di Benevento”. Secondo Ionico, questa affermazione sarebbe grave anche perché potrebbe far passare il messaggio che i restanti Magistrati in forza presso il Tribunale di Benevento non siano all’altezza della situazione, “o perché professionalmente poco preparati o perché addirittura collusi con il malaffare”. “Per quanto attiene ai risultati prodotti dal P.M. – prosegue Ionico - ricordo a me stesso che la valutazione dell’attività di un P.M. non si fa in base alle inchieste
avviate ma esclusivamente sulle sentenze che da tali indagini sono scaturite. Ebbene mi farebbe piacere che qualcuno fornisse ai lettori l’elenco delle sentenze che hanno confermato le ipotesi accusatorie delle indagini condotte dal P.M. Clemente. Per quanto attiene quella che riguarda la mia persona, meglio conosciuta in città come la sentenza del “Caso Gaveli” posso affermare che l’intera attività d’indagine costruita dal P.M. Clemente unitamente all’organo inquirente è risultata ‘un clamoroso flop’, atteso che tutti gli imputati sono stati assolti con formula piena ‘perché il fatto non sussiste’.” Gravi le accuse mosse da Ionico a Corona che non avrebbe preso in considerazione l’esito di tale indagine per motivazioni che l’estensore della missiva reputa alquanto dubbie. "Capisco comunque l’amarezza di Corona – si legge ancora nella lettera -; è di tutta evidenza che in questo momento si sente “orfano” e senza altro punto di riferimento, considerato che non sarà certamente facile trovare un altro Magistrato per le battaglie che il Corona si prefigge di combattere”. “Quello che andrà a fare e cosa produrrà il P.M. Clemente a Roma – conclude Ionico -io non lo so e non lo voglio nemmeno sapere . Mi basta sapere quello che ha fatto e prodotto in questi anni a Benevento. Ovviamente per il momento questo mio giudizio resta legato unicamente alla valutazione ed all’esito della sentenza del “Caso Gaveli” che ha riguardato direttamente la mia persona”.