Veduta di Faicchio 30/12/2013   9:46 10184

Terremoto nel Matese. A Faicchio inagibile chiesa e case popolari. Registrate oltre cinquanta scosse, paura nel Sannio


NOSTRO SERVIZIO - Cinquantatre scosse, l'ultima avvenuta alle 16.44 di oggi, sono state segnalate dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Una lunga notte, quella appena trascorsa nella zona del Matese, a cavallo tra le province di Caserta e Benevento. Una lunga attività sismica che ha avuto l'apice nel pomeriggio di ieri quando, alle 18.08 minuti, una scossa di magnitudo 4.9, con epicentro tra i comuni casertani di Castello del Matese, Gioia Sannitica, Piedimonte Matese, S.Gregorio Matese e S.Potito Sannitico, quelli beneventani di Cusano Mutri, Faicchio e Pietraroja oltre a Campochiaro (Campobasso), ha fatto tremare la terra spaventando non poco gli abitanti matesini. Scossa così forte che è stata avvertita fino a Napoli e Roma, passando per il basso Lazio. Terremoto che ha raggiunto tutta la provincia sannita, Benevento inclusa. Dove si è 'ballato' di più è stato in valle Telesina, specialmente nei comuni di Cerreto Sannita, Guardia Sanframondi, Amorosi, Puglianello, S.Lorenzello, Telese Terme e S.Salvatore Telesino.
Tanta paura ma nessun ferito, anche se il livello di attenzione è molto alto, specialmente nel comune di Faicchio. Dopo un sopralluogo tecnico, infatti, sono state sgomberate sei case popolari (ma dopo i sopralluoghi solo una di queste è stata dichiarata inagibile): 'Da un primo accertamento - ha riferito il sindaco di Faicchio, Mario Borrelli - abbiamo riscontrato una lesione importante alle mura della palazzina delle case in questione". Sgomberata e dichiarata inagibile anche la chiesa 'S.Maria del Carmelo' a causa di un parziale crollo della volta all'interno della struttura. Sul posto i Vigili del Fuoco per la messa in sicurezza. Solo tanto spavento a Cusano Mutri e Pietraroja ma non si registrano danni importanti alle strutture anche se, proprio in queste ore, sono in corso vari sopralluoghi da parte dei tecnici comunali e dei Caschi Rossi. La chiusura delle scuole per via della pausa natalizia, ha facilitato stamattina le verifiche tecniche in tutti i comuni interessati dal sisma.
Notte in strada, dormendo in auto, per molte persone nei comuni matesini, nei paesi vicini all'epicentro del sisma di ieri pomeriggio con magnitudo 4.9, ma anche a Napoli. E molti nuclei familiari hanno scelto di andare da parenti e amici. Notte piu' tranquilla, seppure con altre scosse di entita' piu' lieve (se ne contano oltre 20 dalla mezzanotte alle 7 di oggi), la piu' forte intorno alle 5 sempre con l'area del Matese come epicentro e di magnitudo 2,9. Sono andate avanti le prime verifiche su edifici, effettuate dai vigili del fuoco, con la collaborazione delle forze dell'ordine, ma al momento non si segnalano criticita' particolari. Dopo una lunga riunione operativa per le prime valutazioni sulla scossa sismica del pomeriggio con epicentro nel Matese, ieri poco prima della mezzanotte attivata l'Unita' di crisi in prefettura a Caserta. A coordinarla il prefetto Carmela Pagano coadiuvata da funzionari. Dalla prefettura e' stata garantita assistenza immediata soprattutto a Piedimonte Matese dove Protezione civile regionale e locale, nonche' la Forestale, per tutta la notte hanno dato assistenza a quanti hanno trascorso la notte all'aperto, portando coperte e medicinali. L'unico ferito si registra a Maddaloni: si tratta di un uomo di 51 anni che, per la paura provocata dal terremoto, si è gettato dal balcone della sua abitazione procurandosi diverse ferite ed escoriazioni non gravi. E' andata peggio invece ad un'anziana residente a Cassino (Frosinone) che, spaventata dalla scossa delle 18.08, è scesa in strada ed è stata investita da un veicolo: trasportata al Pronto Soccorso ha riportato la frattura ad alcune costole ed un trauma cranico. E' grave ma non in pericolo di vita.
“L’Ordine dei Geologi della Campania ha gia’ costituito un gruppo tecnico di geologi volontari pronti a supportare le Autorita’ competenti e mettersi al servizio della Protezione civile per sopralluoghi nelle aree colpite dal terremoto, per la verifica dell’entita’ di eventuali danni e per tutto quanto ritenuto necessario dalle stesse Autorita’”. Lo ha affermato Francesco Peduto, Presidente dei Geologi della Campania, intervenendo sull’evento sismico che e’ stato registrato nelle ultime ore. Fanno discutere, infine, le dichiarazioni del vicepresidente dell'Ordine campano, Vittorio D’Oriano. “Parlo con il cuore e non con la ragione, ma mi sento di raccomandare agli abitanti delle località campane dove si è avvertito il sisma di dormire fuori casa questa notte e anche i prossimi due-tre giorni. Magari in macchina” ha avvertito l’esperto interpellato dall’Agenzia Ansa, aggiungendo “Anche se mi rendo conto che fa freddo ed è Natale. Ma i terremoti sono talmente imprevedibili che nessuno si può azzardare a dire che il peggio è passato, specie dopo quanto è avvenuto a L’Aquila”. A preoccupare il geologo sono le condizioni delle abitazioni nella zona. “Per ora danni non ce ne sono e non mi risultano segnalazioni in tal senso e pur considerando che quella verificatasi in Campania essendo stata una scossa forte non dovrebbe essere replicata, occorre tenere presente che nella regione c’è una situazione edilizia in strutture ordinarie non antisismiche e questo dovrebbe indurre molta cautela” ha spiegato infatti D’Oriano che consiglia per il momento “di stare nelle case il meno possibile nei prossimi due o tre giorni”. Del resto, ricorda sempre il geologo, l’epicentro della scossa in Campania “è al centro esatto della catena appenninica che è il fulcro di questi avvenimenti sismici: si tratta di una zona fortemente sismica oltre che vulcanica e non è la prima volta che è soggetta a questi eventi. Basta ricordarsi il terremoto dell’Irpinia”

Link di approfondimento

commenti presenti 2 » LEGGI
^ torna in alto Stai leggendo un articolo di > Ambiente