Comune di Telese Terme 13/04/2018   11:18 2619

Telese Terme, continuano gli appuntamenti di "Ben-essere famiglie e genitori"


Dopo i primi due incontri del progetto "Ben-essere famiglie e genitori", il primo di presentazione ed il secondo rivolto alle famiglie e ai bambini della scuola dell’infanzia, si prosegue con gli incontri del 13 e del 18 aprile.

Continua il percorso avviato dall’amministrazione comunale di Telese Terme a sostegno del ben-essere delle famiglie e dei genitori, promosso dall’assessore alle pari opportunità Filomena Di Mezza. Piena soddisfazione dell’assessore Di Mezza, che ha colto questa sfida lanciata dalla dott. Tecce e dall’associazione Il Girasole e che esprime compiacimento per il risultato conseguito nei primi due incontri che sono stati l’occasione per soffermarsi su problematiche e aspetti legati al rapporto tra figli e genitori, sempre più attuali.

Venerdi 13 aprile ore 16.30 presso sede dell’IC in Viale Minieri di Telese Terme si svolgerà il terzo incontro del Progetto promosso dall’Associazione Il Girasole Onlus “Un tempo per l’ascolto…un tempo per le famiglie” rivolto nello specifico ai genitori della scuola Primaria.

Il tema scelto per questo venerdi è “Il significato delle carezze e delle regole” e vede la partecipazione della dott.ssa Sonia Riccardi, psicoterapeuta familiare, insieme alla dott.ssa Anna Tecce, psicoterapeuta e Presidente dell’Associazione proponente. Segue a breve distanza il quarto incontro con il tema “La gestione delle regole e della disciplina in famiglia”, rivolto ai genitori degli alunni della Scuola Secondaria di I Livello che si svolgerà mercoledi 18 aprile ore 17.00 presso la sede dell’IC di Via Turistica del Lago di Telese Terme, con la gradita partecipazione del dott. Roberto Priore, psicoanalista lacaniano, entrambi soci sostenitori dell’Associazione proponente. Tali incontri intendono affrontare l’importanza ed il difficile ruolo genitoriale, nel rispetto delle specificità dell’età evolutiva a cui ci si riferisce, nella sua funzione di contenimento affettivo, che passa attraverso la capacità di fornire riconoscimenti gratificanti ma anche limiti e regole. Ovviamente gli incontri sono aperti ed estesi a tutti i genitori e cittadini interessati.

Afferma la psicoterapeuta Anna Tecce “ La caratteristica più importante dell’essere genitori, come già detto nel precedente incontro, è quella di fornire una base sicura da cui un figlio possa partire per affacciarsi al mondo esterno e a cui lo stesso possa ritornare sapendo che sarà il benvenuto... sarà nutrito fisicamente ed emotivamente, sarà confortato se triste e rassicurato se spaventato. Più il figlio è piccolo più il ruolo genitoriale si gioca sul versante dell’accudimento e dell’accoglienza; crescendo, tale aspetto, deve integrarsi, sempre di più, con quello legato alla spinta all’autonomia, che dovrebbe diventare totale con il termine della fase adolescenziale e l’ingresso nell’età adulta. Ma l’autonomia è possibile solo quando ci si sente accuditi, di qui, l’importanza della capacità dei genitori di essere autorevoli, quindi, in grado di accogliere i bisogni dei figli ma nello stesso tempo di dare loro dei limiti, aiutandoli a capire cosa è giusto e cosa è sbagliato.

Parlare di carezze significa parlare di riconoscimento…dichiara la dott. Tecce “ come il bambino, per il suo sviluppo fisico, ha necessario bisogno di cibo, così, per il suo sviluppo psichico ed affettivo ha bisogno di carezze e regole come “nutrimento” inteso come riconoscimento di sé e riconoscimento dell’altro.. riconoscimento di sé attraverso il riconoscimento dell’altro” Anche i “no” e le regole, in quest’età, servono per strutturarsi.
All’inizio si tratta soprattutto di contatto fisico attraverso le mani di chi accudisce; poi, pian piano, ci allontaniamo dal contatto diretto e il riconoscimento si fa più simbolico, diviene “carezza” la parola che ci viene detta o il sorriso che ci viene fatto. Il nostro rapporto con questo speciale tipo di nutrimento, la nostra “dieta” abbondante o scarsa, equilibrata o meno, segnerà il nostro modo futuro di essere soddisfatti e di provare piacere, di recepire le carezze che ci vengono fatte da adulti e di farne a nostra volta.

Il “no” o le regole, sono altrettanto importanti, perché, in generale, mettono il bambino a confronto con reazioni emotive che, con l’aiuto del genitore, possono essere tollerate e gestite…il bambino non può imparare a controllare l’aggressività e le emozioni quali la rabbia e la paura se non ha avuto la possibilità in primis di provarle, di conoscerle e di essere guidato ed aiutato nell’imparare a gestirle.

Se il “no” da una parte è limitante, dall’altra contiene e rassicura. Ciò che diviene essenziale sono la coerenza genitoriale nell’imporre certi limiti condivisi e la capacità di saper gestire la reazione emotiva del piccolo di fronte al no ricevuto. Infine, entrambi gli incontri, con la partecipazione dei colleghi di formazione ad orientamento sistemico-familiare e psicoanalitica, intendono rafforzare tali contenuti, passando in rassegna anche alcuni principi fondamentali della teoria sistemica che considera la famiglia “come sistema”, all’interno del quale un buona armonia tra i sottosistemi e, soprattutto,del sistema genitoriale, promuove e facilita la trasmissione delle condizioni ottimali per la promozione di uno sviluppo armonioso dei bambini.

“E’ la coppia genitoriale a dare il via alla struttura ed allo stile di vita di tutta la famiglia: da come i genitori si relazionano, da come entrano in contatto tra loro e con l’ambiente, o da come lo evitano, i figli delimitano i confini del proprio Io, imparano a sviluppare o bloccare le proprie potenzialità, apprendono come affrontare l’ambiente nel quale sono inseriti ed è dalla capacità dei genitori di essere individui nella coppia che i figli sono facilitati nel rendersi autonomi nella fase dello svincolo, così come la possibilità per alcune coppie di superare i passaggi problematici del proprio ciclo vitale è da ricercare nella qualità degli apprendimenti e dei vissuti infantili dei partner e nelle caratteristiche della loro individuazione e del loro svincolo, a loro volta, rispetto alle proprie famiglie di origine” ( M. Malagoli Togliatti, P. Angrisani e M. Barone)

L’occasione è gradita per specificare che, per favorire la partecipazione dei genitori, è previsto, in contemporanea, un laboratorio ludico-educativo per i bambini , condotto da due psicologhe volontarie dell’associazione “Il Girasole Onlus” -dott.ssa Virgina Di Gioia e dott.ssa Fiorella Califri.


 

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