Comune di Telese Terme 15/07/2018   1:26 2755

Telese. Polemiche su Regolamento Streaming, Abbamondi: "Diverse ambiguita' "


"Abbiamo ugualmente, 'obtorto collo', votato a favore della bozza di regolamento proposta al fine di garantire l'introduzione del servizio". 

Si è tenuta nella giornata di giovedì scorso un'importante Commissione Consiliare volta all'approvazione del regolamento per l'introduzione delle riprese streaming delle sedute consiliari nel Comune di Telese Terme. Riprese più volte sollecitate dalla minoranza e dal Movimento 5 Stelle presente nel centro termale, al fine di garantire trasparenza e più ampia partecipazione ai lavori consiliari.

Ad intervenire sulla vicenda, Angela Abbamondi leader e capogruppo d'opposizione in Consiglio di "Telese Riparte". "Purtroppo - spiega Abbamondi - nonostante il richiamo fatto nell'ultimo Consiglio Comunale al presidente Serafini ad un maggior rispetto della dialettica democratica, delle regole e delle istituzioni il comportamento della maggioranza non è affatto cambiato".

L'Abbamondi, bolla come "ridicole le motivazioni addotte dal presidente di Commissione per non far passare le modifiche proposte sostenendo che la Commissione era riunita in seconda convocazione e che l'ordine del giorno poteva essere modificato solo prima dell'inizio dei lavori che avvengono in prima convocazione. Inutile è stato l'invito ad indicare, seduta stante, la norma del regolamento che prevedeva quanto sostenuto. Ugualmente inutile argomentare nel merito sulle funzioni e compiti della Commissione e che le integrazioni apportate servivano solo a migliorare la disciplina del funzionamento del servizio mettendo in chiaro diversi aspetti rimasti in ombra. Le modifiche suggerite andavano a colmare delle lacune e a rendere più chiare delle clausole che non lasciavano intendere chiaramente quei concetti alla base del regolamento. Diverse sono le ambiguità riguardanti il funzionamento del servizio a partire dagli aspetti relativi alla messa in opera dello stesso: nemmeno una parola riguardo alle modalità secondo le quali dovrebbe essere svolto lo streaming né all’infrastruttura digitale di cui il comune dovrebbe disporre né riguardo alla possibilità di affidare il servizio a terzi".

Per il capogruppo d'opposizione: "Anche la parte concernente i cosiddetti 'soggetti terzi' è di dubbia definizione, essi non sono individuati chiaramente nel regolamento e nemmeno l’eventuale diniego dell’autorizzazione da parte del presidente del consiglio comunale è disciplinato. La figura del presidente del Consiglio Comunale diviene, dunque, una massima autorità che decide, a sua discrezione, come e quando questo servizio debba funzionare. Persino la possibilità di rendere il servizio a costo zero, come d’altra parte avviene nella maggioranza dei comuni d’Italia, non è stata valutata. Pur non condividendo le motivazioni di diniego, sia di procedura che di merito, abbiamo ugualmente, 'obtorto collo',  votato a favore della bozza di regolamento proposta al fine di garantire l'introduzione del servizio ma sicuramente è stata un'occasione importante persa perché si poteva e doveva fare meglio. Ora possiamo solo sperare in un ripensamento del Consiglio Comunale augurandoci, in mancanza, che la chiusura dimostrata non sia propedeutica alla scusa di mancanza di fondi per non attivare il servizio. Verrebbe da dire, citando Cicerone, 'Quo usque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?' che tradotto letteralmente significa 'Fino a quando dunque, Catilina, abuserai della nostra pazienza?". 

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