Telese. Il Comitato Civico scrive al ministro Alfano ed al prefetto Galeone
Il Comitato Civico Telese Terme, ha scritto al ministro dell'Interno Angelino Alfano ed al prefetto di Benevento Paola Galeone, chiedendo dei chiarimenti in merito al commissariamento del centro termale.
In merito al commissariamento del comune di Telese Terme, il Comitato Civico ha inviato una lettera ad Angelino Alfano, titolare del dicastero degli Interni ed a Paola Galeone, prefetto di Benevento chiedendo di conoscere, “le esigenze tecnico - organizzative in forza delle quali, oltre al commissario prefettizio, sono stati nominati due sub - commissari, con evidente aggravio di spese a totale carico del bilancio comunale; per quale ragione il funzionario prefettizio delegato, in sede di espletamento delle operazioni di verificazione, ha sospeso i lavori pur avendo già acquisito dal Tribunale di Benevento i plichi contenenti le schede al fine di contarle”.
Inoltre, nella lettera, il Comitato Civico Telese Terme scrive che “sia nel primo, sia nel secondo caso siamo dinanzi ad un evidente aggravamento dell'azione amministrativa, del tutto sproporzionato rispetto alle dimensioni dell'ente locale e alla
chiarezza lessicale e logica dell'ordinanza del Consiglio di Stato. Siamo mossi dalla preoccupazione che la dilatazione della gestione commissariale, sia dal punto di vista meramente temporale, sia dal punto di vista del concreto esercizio delle funzioni, oltre i confini dell' ordinaria amministrazione, possa vulnerare il primato della politica e della democrazia e possa alimentare indefinitamente, fino a renderlo cronico e patologico, il clima da campagna elettorale, con evidente danno al tessuto sociale cittadino”.
Come si ricorderà, il Tar aveva di fatto sciolto il Consiglio comunale del centro termale ed annullato le elezioni di maggio 2015, accogliendo il ricordo proposto da Telese Bene Comune e Telese Riparte contro la vittoria di Pasquale Carofano e del suo gruppo, Vince Telese. A ciò è seguito poi il ricorso al Consiglio di Stato presentato dallo stesso ex primo cittadino che aveva lo scorso 28 gennaio disposto la verifica delle schede, dei votanti e degli aventi diritto al voto senza però concedere la sospensiva e posticipato al 19 maggio ogni decisione.