Task force evasione: flop a Benevento. Recuperati solo 2.500 euro
Recuperati solo 0,07 centesimi per contribuente.
2.478 euro, 0,07 centesimi per contribuente. Questo, l’importo recuperato – in termini di imposte – dal Comune di Benevento su 37.334 contribuenti. A sancirlo, sono i dati elaborati dalla CGIA di Mestre che denuncia: “Tra i 7.978 Comuni presenti l’anno scorso in Italia, solo 435 (pari al 5,4 per cento del totale) si sono attivati per contrastare l’evasione, segnalando all’Amministrazione finanziaria o alla Guardia di Finanza situazioni di presunta violazione delle normative fiscali e previdenziali compiute dai propri concittadini che, successivamente, hanno dato luogo a un effettivo recupero di imposta. In termini di gettito, invece, nel 2016 (ultimo dato disponibile) i Sindaci hanno potuto incassare poco più di 13 milioni di euro. Praticamente nulla”.
Un dato, quello di Benevento, che acuisce una problematica alla quale già Fausto Pepe aveva provato a mettere un freno.
Nel 2014, fu l’assessore Francesco Saverio Coppola a proporre nuovi accertamenti la verifica incrociata dei tributi spettanti per accelerarne il recupero. A ciò, fece seguito anche un protocollo, siglato con numerosi Enti, tra tutti: Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate.
Insomma, stando ai dati, la tanto annunciata task force mastelliana – l’annuncio del potenziamento servizio tributi risale al 2016 – sull’evasione o non è partita o è stato un flop. Non di poco conto se si pensa che l’Ente di Palazzo Mosti è in dissesto(e le tasse sono tra le più alte) ed il recupero delle somme, e dunque la lotta all’evasione, avrebbe potuto e dovuto essere centrale nell’azione amministrativa.
Secondo la classifica della CGIA, Benevento risulta essere 43ma in graduatoria, ultima Napoli con 150euro mentre la più virtuosa e Milano con oltre un milione di euro, cifra comunque contenuta.