Svolti i presidi di solidarieta' al popolo greco. La CGIL: "Chiediamo giustizia sociale"
Si sono tenuti nel pomeriggio, uno lungo Corso Garibaldi nei pressi di Piazza Orsini ed uno nei pressi della Prefettura di Benevento, i due annunciati presidi di solidarietà al popolo greco, organizzati dai movimenti sociali cittadini e dalla CGIL.
Due i presidi organizzati a Benevento in solidarietà al popolo greco, in vista del voto referendario di domenica, che dovrà sancire se continuare o meno le trattative con creditori, Unione Europea e Fondo Monetario Internazionale.
Lo scontro ad Atene è vivo, tanto che proprio in queste ore migliaia e migliaia di persone sono scese in piazza per sostenere le proprie idee. Il Referendum, è stato anche confermato dal Consiglio di Stato ellenico, mentre le intenzioni di voto sono ferme ad un testa a testa.
Manifestazioni di solidarietà, a favore del no espresso sia dal premier Tsipras che dal ministro delle finanze Varoufakis, erano previste in tutta Italia, e due presidi si sono tenuti anche nel capoluogo sannita.
Il primo, è stato creato dai movimenti sociali cittadini Depistaggio, Asilo31, Atletico Brigante, CAS, società civile ed associazioni. Il presidio, che ha contato un centinaio di partecipanti, si è svolto nei pressi della Prefettura cittadina.
L’altro, invece, è stato chiamato dalla CGIL e si è sviluppato nella confluenza tra Corso Garibaldi e Piazza Orsini.
A ilQuaderno.it, il segretario provinciale della CGIL ha spiegato le motivazioni che hanno spinto la sigla sindacale ad essere oggi in strada. “Siamo in piazza – ha dichiarato Rosita Galdiero – per un’Europa più solidale, per una giustizia dei diritti e soprattutto per richiedere un comportamento uniforme in tutta l’Unione Europea. Quello che è stato chiesto al popolo greco, con la cancellazione dei contratti collettivi nazionali e con un ridimensionamento ulteriore delle pensioni, è un sacrificio enorme, in nome di una politica che non ha consegnato né all’Europa né al nostro Paese, nessuna
via d’uscita nessun rilancio dello sviluppo e dell’occupazione”.
“Siamo qui in piazza questa sera – ha continuato il segretario CGIL – per dire ancora una volta che l’Europa che immaginiamo è un’Europa che stia vicina al popolo ed ai lavoratori. Voglia dire basta alla politica dell’austerità, perché non ci ha dato altro che i risultati che tutti possono vedere in queste ore in Grecia, ma anche sul nostro territorio con il Jobs Act, le pensioni al minimo e lo smantellamento dei diritti”.
“Siamo qui in piazza – ha concluso – per chiedere solidarietà, maggiore accoglienza, giustizia sociale ed uniformità di diritti nel diritto al lavoro”.
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