CasaPound campo rom 16/10/2018   10:23 3544

Benevento, striscione di CasaPound contro il campo rom: "Basta degrado"


“Anni di degrado, abbandono ed inciviltà hanno devastato e degradato totalmente un intero quartiere". 

“No al campo rom, basta degrado”. Così recita lo striscione affisso nella notte dai militanti di CasaPound a Benevento, nei pressi del campo Rom di via Lungosabato, a due passi dallo Stadio Ciro Vigorito. Già a settembre i comitati di quartiere avevano protestato e rivolto un appello a Forze dell'Ordine e Comune.

“Da tempo – dichiara Pasquale Piantedosi, referente beneventano di CasaPound Italia – i cittadini residenti in via Lungosabato don Emilio Matarazzo denunciano l’insostenibile situazione venutasi a creare a causa della presenza di un campo nomadi abusivo. Campo abitato da Rom e zingari che da tempo si sono impadroniti del tratto finale di questa via, che costeggia il fiume Sabato, vivendo tra rifiuti ed illegalità”.

“Anni di degrado, abbandono ed inciviltà – continua Piantedosi - hanno devastato e degradato totalmente un intero quartiere, dando vita ad un sentimento di insicurezza tra i residenti, vittime spesso di intimidazioni e litigi. I cittadini beneventani hanno paura a far giocare da soli i loro figli per strada, non più padroni di svolgere una vita normale nel proprio quartiere; abbandonati a sé stessi, il loro grido di allarme rimane inascoltato ormai da anni da un’amministrazione locale totalmente assente ed indifferente al problema”.

“Siamo e saremo a fianco dei cittadini di via Lungosabato don Emilio Matarazzo – conclude Piantedosi - in questa lotta di civiltà contro il degrado e l’illegalità prodotta dal campo rom abusivo presente sul nostro territorio. Abbiamo raccolto le istanze e la voce di protesta dei cittadini beneventani, combattendo come sempre in prima linea al fianco dei cittadini italiani; non lasceremo da soli gli abitanti del quartiere che da troppo tempo vivono una situazione che ha dell’assurdo in un paese civile come il nostro. Siamo pronti a creare un coordinamento con i residenti della zona, per porre definitivamente rimedio a questa pericolosa situazione, mettendo in campo tutte le energie di cui siamo capaci, in difesa dei nostri territori e dei nostri concittadini”.

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