Stampa 3D industriale: come funziona e a che cosa serve
Grande è stato lo stupore e la felicità quando è stata inventata la stampante 3D capace di produrre oggetti tridimensionali. Difatti è un vero e proprio prodigio della tecnica moderna.
La stampante 3D è uno strumento che magari alcuni hanno visto in opera in alcuni musei dedicati alla tecnologia. È difficile altrimenti avere a che fare con certi macchinari che hanno un costo davvero molto alto. Chi l’ha vista in azione si può chiedere a che cosa serva a quali sono le concrete applicazioni, se ce ne sono! Ebbene sì; la stampa 3D ha diverse applicazioni soprattutto in industria, ma forse nella vita di tutti i giorni si fa fatica a capire quali siano. Vediamo quindi di capire meglio come funziona la produzione additiva e a che cosa serve.
Come funziona la stampa 3D industriale
Con la produzione additiva si fa riferimento alle tecnologie di stampa 3D industriale per progettare e produrre parti di ogni tipo. Si può sentir parlare in alternativa anche di additive manufacturing cioè con il termine inglese.
Si sceglie questa tecnologia in particolare per pezzi che si distinguono per una forma complessa e articolata. Si può trattare anche di pezzi unici. Spesso questi pezzi sono componenti di macchinari per l’industria di precisione, l’aeronautica e tutto il settore manifatturiere più in generale.
Questa tecnologia consiste nel depositare della materia in sottili strati sovrapposti. La stampante 3D plasma alcuni materiali particolari, tra cui metalli e plastiche, e tramite alcuni ugelli li deposta formando degli strati.
Per capire meglio, può esser utile fare una similitudine. Per capire come funziona una stampante 3D è meglio pensare a una sac a poche da pasticcere. Che si tratti di deliziosa crema pasticcera o panna, il funzionamento è simile.
La crema viene estrusa in filamenti più o meno sottili per decorare e creare forme particolari su dolci e torte. Ecco: il concetto è pressappoco lo stesso con la stampante 3D!
A che cosa serve la produzione additiva
Ovviamente, lavorare con materiali plastici e metallici è molto più complesso e quindi si utilizzano dei gas particolari come azoto, argon, CO2. Svolgono un ruolo vitale per assicurare alta qualità delle parti prodotte.
I materiali utilizzati durante la stampa 3D industriale si possono ossidare per via dell’esposizione all’aria che contiene ossigeno, abbassando la qualità del prodotto.
Un altro agente che può interagire negativamente con i materiali usati per la produzione additiva è l’umidità. Si fa quindi ricorso ad alcuni gas per prevenire ogni genere di imprevisto.
È essenziale usare alcuni gas per velocizzare i tempi di produzione e rendere l’impianto sicuro. Infatti, durante questi processi è normale che si formino polveri infiammabili che il gas rende quindi inerti. Inoltre, i gas si utilizzano per raffreddare le parti prodotte e pulire da tutti i residui che si possono creare durante il processo.
La superfice del pezzo prodotto può essere tratta con alcuni gas per ottenere una particolare superficie, magari ruvida al fine di soddisfare ogni tipo di richiesta.
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