S.Giorgio del Sannio. Rapina finita male, tre giovani in carcere: 'Giustizia per Maria Coppola'
Rapina pluriaggravata e omicidio in concorso tra loro. Queste le pesanti accuse che hanno portato in carcere due ragazzi di San Giorgio del Sannio e uno residente a Torre Le Nocelle (Avellino): si tratta del 29enne Alfredo Di Capua e del 23enne Giuseppe Mottola, entrambi residenti nel comune sangiorgese e di Luigi De Vizio, 23 anni residente in quello irpino. Una rapina finita male, quella dello scorso 8 febbraio, terminata con la morte di un'anziana donna, Maria Coppola, che abitava da sola in una casa di via S.Rocco, a S.Giorgio del Sannio. A preoccuparsi dell'insolita assenza della donna fu la vicina di casa che avvertì i Carabinieri della locale stazione. I militari, una volta entrati, trovarono l'anziana a terra, priva di sensi, in una pozza di sangue. Immeditati i soccorsi ed il ricovero in prognosi riservata ma la gravità delle ferite riportate è stata determinante: Maria Coppola è morta in ospedale, dieci giorni dopo.
LA BANDA CERCAVA SOLDI FACILI. INCENDIATA L'AUTO, L'ARRESTO PER DROGA
Indagini a tutto campo, non facili visto che non vi era traccia di testimonianze. Fino a ieri, quando i tre giovani sono stati condotti presso il Comando Provinciale di Benevento in via Meomartini. Un lungo interrogatorio, poi le prime, parziali ammissioni dei tre fermati: "Non è stato facile ricomporre il mosaico - ha affermato in conferenza stampa, il colonnello Sigismondo Fragassi - ma possiamo affermare che, dopo giorni di indagini, le prove a carico degli elementi fermati sono schiacchianti". Indagini che, però non sono affatto concluse: "Dobbiamo ancora definire quelli che sono stati i ruoli marginali ma abbiamo il quadro abbastanza chiaro. Gli autori materiale della rapina finita male sono stati due: Luigi De Vizio ed un'altra persona, probabilmente di nazionalità straniera". Poi è stato lo stesso Fragassi a dare ai giornalisti ulteriori particolari: "Non distante dall'abitazione di Maria Coppola vi è un negozio che aveva installato un sistema di videosorveglianza. Una volta ispezionati quei filmati ci siamo trovati dinanzi l'auto adoperata dalla banda". La stessa auto che, pochi giorni dopo, è stata incendiata per cancellare ulteriori prove, in
via Segni a Benevento, tra il Rione Pacevecchia e Ponte delle Tavole. La vittima era stata considerata un bersaglio facile dal gruppo visto che abitava da sola in una zona poco trafficata di S.Giorgio del Sannio. La banda aveva subito pensato di trovare un bottino invitante ed invece la donna non aveva che pochi soldi in casa, anche perchè era stata vittima in precedenza di un furto. L'obiettivo, secondo gli investigatori, era il seguente: rubare soldi e preziosi per poi renivestire il bottino in sostanze stupefacenti. Anche per questo motivo è stato arrestato un 18enne di S.Giorgio del Sannio, Giuseppe Leonardo: dopo intercettazioni telefoniche, c'è stato un blitz dei Carabinieri nella sua abitazione dove sono stati trovati 115 grammi di marijuana".
CARIDEO: "EPISODIO INSOLITO. FATTA GIUSTIZIA PER MARIA COPPOLA"
"Abbiamo reso giustizia a Maria Coppola, il nostro pensiero va a lei". Così il comandante provinciale dei Carabinieri, Antonio Carideo, ai giornalisti: "Stiamo parlando di un reato predatorio insolito per la nostra provincia, solitamente le bande di rapinatori non si accaniscono sulle loro vittime". Proprio questo particolare ha convinto l'Arma dei Carabinieri a seguire la pista delle bande extracomunitarie, spesso a segno nella provincia sannita: "Abbiamo lavorato sulla comunità locale - ha aggiunto Carideo - perchè i rapinatori stranieri agiscono quando le case sono momentaneamente vuote. Ad ogni modo, se vengono scoperti, tentano la fuga". Poi un particolare: "Nessuno degli arrestati è stato colto da rimorso, tutti hanno, anche se parzialmente, fatto ammissione di colpa. La nostra soddisfazione è duplice anche perchè, tramite intercettazioni, abbiamo potuto appurare che la banda era pronta ad agire senza scrupoli visto che altri obiettivi del genere erano nel loro mirino". Le indagini sono in corso: i Carabinieri vogliono completare l'opera rintracciando anche gli altri indiziati. Le attività di indagine, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica Nicoletta Giammarino, si sono protratte nella nottata tra domenica e lunedì scorso.
G.V.