Scandalo Asl, incarichi legali al centro delle indagini. Tribunale Lavoro: Prozzo chiede restituzione soldi a Pisapia
N.S. -Incarichi legali, transazioni e deleghe di riscossione, indagini diversificate, nuovi particolari che si addizionano interrogatorio dopo interrogatorio, tesimonianze preziose. Sono passati oltre tre mesi da quando è deflagrata l'inchiesta Asl di Benevento: dai primi fermi a fine 2013, alla polemica politica che ha coinvolto l'ex ministro delle Politiche Agricole, Nunzia De Girolamo, costretta alle dimissioni, passando per il 'duello' tra i due uomini chiave dell'indagine, l'ex manager Felice Pisapia (che è da tre mesi con l'obbligo di dimora al Comune di Salerno) ed il direttore generale Michele Rossi che risulta indagato dalla Procura della Repubblica di Benevento. Gli inquirenti sono al lavoro per cercare la quadra prima possibile, cosa non facile visto l'enorme materiale depositato dai legali dei due "protagonisti' ogni qual volta sono stati chiamati in causa nei locali della Polizia Giudiziaria al viale Atlantici, dal pool di magistrati capitanato da Giovanni Tartaglia Polcini. La settimana degli interrogatori è terminata senza particolari sussulti mediatici, cosa che è invece accaduta ieri al Tribunale del Lavoro di Benevento dove c'era il processo che vedeva coinvolto l'ex manager Pisapia. Davanti al giudice Marina Campidoglio c'è stata infatti la prima udienza per il processo riguardante l'interruzione del rapporto di lavoro tra l'azienda e Pisapia: l'ex manager non era presente in aula con la sua rappresentanza delegata ai suoi due avvocati, Giulio Gomez d'Ayala del Foro di Napoli e da Giovanna Perna di quello di Benevento. Era presente, a difesa di Michele Rossi, il suo legale, Roberto Prozzo con quest'ultimo che ha chiesto la restituzione dei compensi a Pisapia. Se ne riparlerà tra due mesi, venerdì 7 maggio.
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