Savoldi: "Benevento, puoi giocartela, ma attento alle marcature"
Giuseppe Savoldi, ex attaccante e allenatore di calcio, tra i centravanti più prolifici della propria generazione, con 405 presenze e 168 reti in serie A, intervistato da ilQuaderno.it ha espresso il suo parere sul campionato del Benevento.
Mister Savoldi ha evidenziato alcuni problemi che stanno pesando, e non poco, sul cammino del Benevento in questo campionato “Contro l’Inter il Benevento ha giocato bene, mettendola in difficoltà. Purtroppo il problema sulle cosiddette palle inattive sta incidendo molto. Gli allenatori moderni non riescono a capire che in certe situazioni la marcatura è importantissima. Marcare a zona va bene quando la palla è lontana, ma quando si è vicini bisogna marcare nel vero senso della parola, ciò vuol dire stare vicino all’avversario, nel senso di francobollarlo. Se marchi a zona vai a presidiare la propria zona di campo. Se presidi una zona di campo l’avversario va dove vuole lui. Queste sono situazioni importanti perché regalano agli avversari punti
preziosi, specialmente se poi hanno doti tecniche superiori”.
“La salvezza resta un discorso difficile – continua Savoldi - ma il campionato è lungo e domenica c’è questo Benevento-Verona che potrebbe ancora tenere aperte delle speranze; a patto che il Benevento non tralasci nulla, riallacciandoci al discorso fatto in precedenza sulle marcature”.
L’esperienza in questa categoria è importante “Indubbiamente è mancata -continua l'ex bomber - sia da parte dell’allenatore che dei giocatori. Però, sai, sulle ali dell’entusiasmo certe cose non si percepiscono. In A ci vogliono calciatori che sanno come comportarsi. La società, probabilmente, ha pensato di potersela giocare per poi vedere cosa fare a gennaio. Sulle responsabilità degli allenatori, dico che quelli giovani, lo stesso Baroni che è stato mandato via, hanno delle proprie filosofie che possono essere importanti in alcune situazioni, ma non in altre”.
Claudio Donato
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