Incontro Pronto Soccorso 12/09/2018   19:30 4387

Sant'Agata de'Goti. Riunione dei sindaci per salvare Pronto Soccorso: fuori la protesta dei cittadini


Al centro dell’incontro il ridimensionamento del Pronto Soccorso di Sant’Agata de’ Goti.

Si è svolta nell’Aula Consiliare di palazzo San Francesco l’incontro convocato da Carmine Valentino, sindaco di Sant'Agata de' Goti. Al centro dell'incontro la questione del ridimensionamento del Pronto Soccorso dell'Ospedale De Liguori a partire dal prossimo 15 settembre. Un incontro che doveva svolgersi lunedì scorso, poi rinviato per la scomparsa del sindaco di Puglianello, Tonino Bartone, è al quale erano invitati non solo i primi cittadini del comprensorio saticulano e caudino ma anche telesino e vitulanese. All’esterno, invece, il presidio dei cittadini per chiedere che il PS resti attivo, in Aula anche il Comitato Pro Ospedale.

Presenti, oltre a Stefano Graziano neo presidente della Commissione Regionale V Sanitá, il consigliere regionale Mino Mortaruolo, che hanno confermato le intenzioni di De Luca ed i 32 milioni per il Polo Oncologico; il vescovo della diocesi di Sant’Agata de’ Goti mons. Domenico Battaglia accompagnato da don Mimmo Napolitano. Presenti anche tanti assessori e vicesindaci, l’intero Consiglio Comunale di Sant’Agata e le fasce tricolori di: Airola, Bucciano, Montesarchio, Forchia, Limatola, Frasso Telesino, Dugenta, Amorosi, Telese Terme, San Salvatore Telesino, Melizzano, Faicchio, Castelvenere, Moiano e Durazzano

Il sindaco Carmine Valentino ha proceduto alla condivisione di un documento, una delibera di Giunta, inviato al Commissario ad Acta per l’attuazione del Piano di Rientro del SSR e Presidente della Giunta Regionale della Campania, oltre che agli organismi regionali e dell’AORN ‘San Pio’ di Benevento, affinché “ogni azione e provvedimento riguardante il P.O. ‘Sant’Alfonso Maria de’ Liguori’ di Sant’Agata de’ Goti sia finalizzato al mantenimento del Pronto Soccorso h/24, alla contestuale e progressiva apertura dei nuovi reparti previsti dal Piano della Rete Ospedaliera, quali sopra elencati, ed alla programmazione dei tempi di attivazione, nel medio periodo, del Polo Oncologico di cui al DCA 54/2017”.

Il primo cittadino ha poi tenuto a precisare che in merito alla vicenda, c’è stata da parte dal presidente De Luca una risposta positiva. Si legge nel documento: “confermato la collocazione a Sant’Agata de’ Goti di un Polo Oncologico per il quale la Regione ha stanziato 32 milioni di euro”. De Luca, aveva affermato che: “non si tocca nulla a Sant’Agata. Ribadisco inoltre … che saranno garantite le attività di Pronto Soccorso 24 ore su 24, quindi anche in orario notturno”.

Non a tutti, però, le rassicurazioni di De Luca sono bastate. Domenico Matera ha chiaramente detto: “Le rassicurazioni non convincono”. Poi ha aggiunto: “La struttura del Pronto Soccorso va potenziata e migliorata, così da diminuire anche gli accessi alla struttura di Benevento“. 

A prendere la parola anche il vescovo don Mimmo che su questa battaglia ha chiesto chiarezza, impegno e concretezza: “Il diritto alla salute riguarda la vita di tutti. Il diritto alla salute non può attendere le eterne e vuote promesse della politica. Il diritto alla salute non può e non deve essere asservito alla logica del profitto. Il diritto alla salute, che deve essere garantito a tutti, è una questione di giustizia sociale e di bene comune verso un territorio che rischia, sempre di più, di essere abbandonato”. 

“Dobbiamo provare a fare tutti insieme, come territorio, un passo in avanti - ha detto - uno scatto in più verso l’umano, per tutela delle persone. Partiamo dal fatto che la persona viene prima della legge e che il diritto alla salute dei cittadini viene necessariamente prima del budget. Questo perché ogni persona è terra sacra e, nell’incontrare ogni persona, dobbiamo sempre prima toglierci i sandali dai piedi”.

Poi l’appello: Il mio appello accorato è quello di lavorare insieme trovando concrete soluzioni per mantenere e potenziare le attività emergenziali anche a Sant'Agata dei Goti. Per fare ciò occorre abbandonare le logiche di schieramento politico e personale, i processi sommari, le semplificazioni. Sarebbe una colpa lasciarsene imprigionare. Se c’è una soluzione a questa problematica, perché non provare a costruirla nel dialogo inter-istituzionale tra comuni, Asl, Provincia, Regione e Ministero? I risparmi di questa scelta del nuovo piano regionale, pensata qualche mese fa, sono tali da giustificare che in una provincia di 2000 km quadrati con 300mila abitanti ci possa essere un solo Pronto Soccorso attivo? Mi si dirà che queste sono scelte frutto anche di un Decreto Ministeriale: ma compito della politica non è quello di essere al servizio delle esigenze del cittadino? Che senso ha depotenziare un Presidio Ospedaliero già carente di servizi, senza attuare azioni di potenziamento su altri versanti? Nessuna legge è per sempre! E se dal basso nasce una esigenza è compito della Politica portarla ad essere ascoltata nelle Istituzioni per adattare scelte e decisioni alle esigenze dei cittadini e del territorio”.

Accolta, inoltre, in maniera unanime la richiesta avanzata da Domenico Parisi, sindaco di Limatola, di convocare un’Assemblea dei Sindaci, nella quale “fare chiarezza o modificare il piano ospedaliero in caso di necessità, lasciando il Pronto Soccorso a Sant’Agata de’Goti”.

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