Sandro al Galilei - Vetrone 16/05/2018   17:24 2238

Sandro docente per un giorno: il brasiliano incontra gli studenti del Galilei - Vetrone


“Porterò con me l’amore profondo della città. Per un calciatore contano molto umiltà e disciplina”

Un’atmosfera di festa e grande entusiasmo ha caratterizzato l’incontro tra Sandro, centrocampista del Benevento, e gli studenti dell’Istituto Superiore “Galilei-Vetrone”. L’ospite d’onore ha raccontato la sua storia, le condizioni della famiglia, le prime esperienze calcistiche, l’educazione ricevuta, le emozioni provate nel campionato appena concluso. Con un messaggio finale ai giovani: “In tutte le cose che fate dovete metterci il cento per cento. Per fare carriera nel calcio ci vogliono umiltà e disciplina”.

La visita di Sandro alla scuola di Piazza Risorgimento si inserisce nel progetto “Valori in rete”, promosso dalla Figc per diffondere la passione sportiva e l’importanza dell’etica in un mondo schiacciato spesso da interessi economici. “Sandro è forse il giocatore più rappresentativo di quest’anno -ha sottolineato Filippo Milano, responsabile relazioni con la scuola- perché si è fatto apprezzare per la sua combattività e professionalità in una stagione in cui il Benevento ha scritto una pagina di sport autentico”.

Il calciatore brasiliano è stato salutato ed omaggiato anche da Antonio Tarantino, consigliere regionale della federazione, e dai docenti di educazione fisica del “Galilei-Vetrone”, Sergio Manganiello, Erminia Iacobucci e Gianni Varricchio. Il dialogo con gli studenti è stato condotto da Mauro Pulzella, organizzatore dell’evento, che ha provveduto anche a tradurre in italiano le parole di Sandro che si è espresso in portoghese. L’accoglienza riservata al campione è stata colorata da abbracci, sorrisi, autografi e selfie.

“Sono felice di stare qui – ha esordito il giocatore, 29 anni e 1,87 di altezza – nei vostri occhi vedo la felicità con la quale mi ammirate, come una persona importante. Quando io ero alunno, non ho avuto questa possibilità come voi. Vengo da una famiglia non molto ricca. Ho cominciato da ragazzo a giocare per strada con gli amici.Ma sempre dopo aver fatto i compiti di scuola.Mia madre era molto severa. I miei genitori lavoravano tutto il giorno ed io dovevo fare il pranzo anche per mio fratello. Sono molto orgoglioso di questo insegnamento. Dovete ascoltare e rispettare i vostri genitori, come un giocatore l’allenatore”.

Dopo l’esperienza col Benevento, Sandro, che ha giocato tra l’altro col Tottenham e la nazionale brasiliana, potrebbe approdare in altre squadre della serie A, dalla Lazio alla Sampdoria, dal Torino al Milan. Ma potrebbe rimanere anche qui. Le prossime settimane saranno decisive. “Dovunque andrò – ha concluso – porterò sempre con me l’amore profondo della vostra città che ho visto esplodere in particolare nell’ultima partita giocata contro il Genoa, quei canti e quei cori festosi rimarranno unici, quella dignità e quella gioia, che rappresentano un grande messaggio positivo per il calcio”.

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