San Salvatore. Il 31 gennaio presentazione di ‘Salvatore Pacelli - Il Sindaco’
Il 31 gennaio alle 18 sarà presentato nell’Abbazia Benedettina di S. Salvatore Telesino il libro di Pasquale Izzo dal titolo “Salvatore Pacelli - Il Sindaco”. Nel libro l’autore illustra la vita, ma soprattutto l’operato del preside Salvatore Pacelli che fu sindaco del comune telesino di San Salvatore dal 25 maggio del 1952 al 30 agosto del 2001, giorno della sua morte, avvenuta in un incidente stradale.
Salvatore Pacelli ha guidato il paese per 49 anni attraverso un difficile cammino, prima nella ricostruzione dalle rovine della guerra e nel riscatto da una diffusa povertà degli anni del dopoguerra e poi, attraverso la ricostruzione del dopo terremoto, nella successiva crescita civile ed economica.
Dal 1967 al 1994 Pacelli fu anche presidente del Consorzio di Bonifica della Valle Telesina che sotto di lui divenne un ente capace di programmazione e di progettazione di interventi nei cinque Comuni del comprensorio, sia per l’irrigazione di pianura e collinare, sia per le sistemazioni idrauliche, canalizzazioni e le non meno importanti opere di rete stradali.
Nei cinque Comuni del comprensorio, Amorosi, Faicchio, Puglianello, San Salvatore e Telese, grazie all’irrigazione, alla costruzione di nuove strade e ai canali per il drenaggio delle acque, l’economia cambiò volto e si ebbe una trasformazione tale da cambiare i piccoli antichi coltivatori in imprenditori agricoli di notevole peso. Per longevità amministrativa come sindaco del proprio paese Pacelli ha stabilito un primato mai eguagliato. In 49 anni ha trasformato la propria comunità dal punto di vista urbanistico, sociale ed economico. Nel 1952 prese in mano il paese impegnato a risolvere i problemi del dopoguerra come la fame e lo sfruttamento che essa generava, la limitatezza dell’istruzione elementare impartita solo per pochi, l’assenza di strade che rendeva irraggiungibile d’inverno alcune contrade.
Negli anni ‘70 promosse l’insediamento sul territorio comunale di due realtà
industriali: un allevamento di suini e un’industria per la lavorazione delle carni che diedero occupazione e tranquillità economica per alcuni anni a circa 100 famiglie locali.
Dopo il terremoto del 1980 San Salvatore fu inserito nel numero dei Comuni gravemente danneggiati con tutti i vantaggi che da questo riconoscimento derivavano sia nella fase dell’emergenza sia nella fase della ricostruzione. Grazie ai fondi del terremoto, le Amministrazioni guidate da Pacelli resero possibile una ricostruzione del paese concepita ed effettuata secondo un’organica e moderna visione urbanistica.
Negli anni ‘90 i Governi a guida Pacelli portarono avanti due progetti fondamentali non solo per il proprio centro abitato ma per l’intera Valle Telesina, quello del turismo e quello dell’industrializzazione. Il progetto di sviluppo dell’attività turistica prevedeva la valorizzazione del Parco del Grassano, la cui costruzione era cominciata alla fine degli anni ‘80, il recupero dell’Abbazia Benedettina e quello parziale dell’antica Telesia, nonché la rivalutazione dei Puri di Montepugliano con la creazione di un parco verde attrezzato. Questo progetto di sviluppo dei beni ambientali ed archeologici era in piena realizzazione al momento della sua morte.
Per quanto riguarda gli insediamenti industriali essi erano avvantaggiati dalla situazione creatasi dalla convergenza sul territorio di San Salvatore delle strade a scorrimento veloce “Benevento-Caianello” e “Fondovalle Isclero”. A partire dal 2000 sul territorio comunale c’erano circa 30 insediamenti tra quelli già funzionanti e quelli in costruzione.
Una tappa importante nel percorso politico di Pacelli è nel 1993. Clemente Mastella nomina Pacelli, nel costituendo partito di centro che subentra alla Democrazia Cristiana, come elemento di vertice e garanzia.
Alla presentazione del libro interverranno Fabio Romano, sindaco di San Salvatore Telesino, Clemente Mastella e Pasquale Izzo, autore.