Rifiuti, Ruggiero attacca: "C'è Ato da far partire, si rischia commissariamento"
"Non vorrei che la strategia fosse quella di un commissariamento indotto considerato che l’ATO sembra oggettivamente un ente estraneo a tutte le dinamiche raccontate sulla stampa".
"L’incontro della scorsa settimana fra il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, e il presidente della Provincia, Antonio Di Maria, nonostante l’inutilità delle proposte propagandate, almeno ha sancito l’ammissione che il ciclo dei rifiuti nel Sannio è in crisi".
A dirlo è Giuseppe Antonio Ruggiero consigliere provinciale ed esponente alla Rocca dei Rettori del Partito Democratico che interviene nuovamente sulla vicenda dei rifiuti.
"Naturalmente questo era chiaro a tutti - aggiunge Ruggiero - non serviva l’ennesima scenata teatrale per constatarlo. Bastava andare in uno qualsiasi dei 78 comuni del Sannio per vedere sindaci alle prese con il problema dello smaltimento dei rifiuti da effettuarsi fuori Provincia. Ma nonostante la problematica debba essere affrontata con maggiore serietà e soprattutto all’attenzione di tutti i sindaci del Sannio, si continua a discutere a due, come se Provincia e Comune
di Benevento fossero un unico e solo soggetto amministrativo, e il parere degli altri reputato addirittura inutile. Ma naturalmente questo tavolo ha partorito l’ennesima Mastelliata, cioè in caso di crisi bisognerebbe coinvolgere la Prefettura e la Regione Campania. La prima dovrebbe rappresentare il canale per coinvolgere il Governo e scaricare su altri le proprie responsabilità, la seconda invece altro non potrebbe che ricordare a Mastella e De Maria che hanno un ATO da far partire e che magnanimamente ha persino accettato il concordato proposto sulla Samte".
Poi Ruggiero aggiunge: "Eppure l’ATO rischia seriamente il commisariamento, evento che farebbe certamente gridare al complotto e al Napolicentrismo da parte di un sindaco di Benevento sempre molto distratto negli obblighi finanziari verso la Provincia di Benevento. Non vorrei che la strategia fosse quella di un commissariamento indotto considerato che l’ATO sembra oggettivamente un ente estraneo a tutte le dinamiche raccontate sulla stampa. Inoltre sembra che lo stesso presidente De Maria voglia dotarsi di un consulente sulla materia, come se l’argomento debba ancora per un pò restare competenza della Rocca dei Rettori".