27/05/2008   17:58 4358

Rifiuti in Campania, 25 arresti: ai domiciliari anche il responsabile del Cdr di Casalduni


Silvio Astronomo, responsabile dell’impianto Cdr di Casalduni, figura tra i destinatari - insieme ad altri responsabili degli impianti Cdr della Campania - delle misure restrittive eseguite oggi dai carabinieri nell’ambito dell’inchiesta sulla gestione dell'emergenza rifiuti in Campania denominata “Rompiballe”.

Sono 25, in totale, gli ordini di custodia cautelare ai domiciliari eseguiti anche nei confronti di dipendenti e funzionari del Commissariato per i rifiuti da parte dei carabinieri del Noe (Nucleo tutela ambiente).

Le accuse vanno dall’associazione per delinquere al traffico illecito di rifiuti, fino alla truffa ai danni dello Stato. Tra i destinatari “eccellenti” Marta Di Gennaro, responsabile del settore sanitario del Dipartimento della Protezione civile e già vice di Guido Bertolaso quando l'attuale sottosegretario era commissario ai rifiuti. Altro nome eccellente è quello di Michele Greco, dirigente della Regione Campania e prima alla Protezione civile e consulente di più commissari per l'emergenza rifiuti. Tra gli arrestati anche i vertici delle società Fibe e Ecolog (titolare dei treni con cui fino al 2007 sono stati trasferiti i rifiuti campani in Germania).

In particolare le ordinanze hanno raggiunto Massimo Malvagna, amministratore delegato della Fibe spa, Roberto Cetera, 51 anni, ad di Ecolog, e il direttore tecnico della stessa società Lorenzo Miracle. Domiciliari anche per un maresciallo dei carabinieri di Potenza distaccato presso la Protezione civile, Rocco De Frenza, accusato di aver ostacolato “seguendo precisi input di funzionari pubblici” sia l'attività di indagine dei carabinieri disposta dalla Procura, sia l'attività di controllo su alcune discariche effettuata dai suoi stessi colleghi. A Firenze è stato arrestato  l'ingegnere Giuseppe Sorace, direttore di Fiorentiambiente negli anni '90 e ora tecnico del commissariato ai rifiuti.

Nell’indagine della Procura della Repubblica di Napoli, è coinvolto anche il prefetto di Napoli, Alessandro Pansa che ha ricevuto un avviso di garanzia per presunte irregolarità. Gli viene contestato il reato di falso in atto pubblico relativamente a un documento da lui firmato in qualità di commissario straordinario di Governo con allegato un elenco di prestazioni che impegnavano la Fibe - la società del gruppo Impregilo che ha gestito lo smaltimento in Campania fino al 2005 e poi affidataria del servizio in attesa di una gara europea e che è ora sotto inchiesta insieme al presidente Bassolino - a una serie di lavori per il termovalorizzatore di Acerra e per interventi di ristrutturazione nei sette impianti di combustibile da rifiuti della Campania.

Le ordinanze riguardano, come detto, anche i responsabili di sei impianti di combustibile da rifiuti della Campania, in pratica tutti quelli in funzione dato che il settimo, quello di Tufino, è sotto sequestro da tempo. Si tratta di Andrea Orazio Monaco, responsabile del cdr di Caivano; Elpidio Angelino (Giugliano); Domenico Ruggiero (Battipaglia); Pasquale Moschella (Santa Maria Capua Vetere); Silvio Astronomo (Casalduni); e Alessandro Di Giacomo (Pianodardine). Arrestato infine Lionello Serba, dipendente dell'Apat.

“Teniamo a precisare che i funzionari coinvolti appartengono al vecchio commissariato e che non sono più nella struttura - ha sottolineato il procuratore della Repubblica di Napoli Giovandomenico Lepore -. Un segno che la popolazione deve avere fiducia non solo nella magistratura, che oggi ha anche competenza regionale e quindi maggiore controllo delle attività, ma anche nelle istituzioni”.

C'è il trattamento dei rifiuti e un meccanismo definito dalla Procura di Napoli “fraudolento” per smaltire in discarica balle private della plastica che le teneva insieme o in Germania con treni della Ecolog (poi divenuta Fs Cargo), al centro dell'inchiesta denominata “Rompiballe”. Una nota della Procura partenopea chiarisce che l'inchiesta riguarda la gestione dello smaltimento da parte del Commissariato di governo e delle società del gruppo Impregilo Fibe, Fibe Campania, Fisia, Fisia Italimpianti “all'indomani della risoluzione dei contratti di appalto ad opera del decreto legge 245 del 2005”.

Titolari dell'inchiesta sono i pm Paolo Sirleo e Giuseppe Noviello, gli stessi che condussero l’inchiesta sull’attività del Commissariato per i rifiuti che ha portato al rinvio a giudizio di personaggi eccellenti tra cui i vertici della società Impregilo e il presidente della Campania Antonio Bassolino, commissario dell’emergenza rifiuti per alcuni anni. Il processo si celebrerà il 2 luglio.

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