Rc auto: oltre 765.000 automobilisti vedranno aumentare il premio

Il costo medio dell'Rc auto a dicembre 2023 è di 618,55 euro, in aumento del 35% rispetto a dodici mesi prima.

Brutte notizie per oltre 765.000 automobilisti italiani: a causa di un sinistro con colpa dichiarato nel 2023, vedranno peggiorare la propria classe di merito e, di conseguenza, aumentare il premio dell'Rc auto.

Secondo un'analisi condotta da Facile.it, la quota di guidatori colpiti dai rincari è in calo del 7% rispetto allo scorso anno. Tuttavia, il costo medio dell'Rc auto continua a crescere, raggiungendo i 618,55 euro a dicembre 2023, in aumento del 35% rispetto a dodici mesi prima.

Analizzando i dati a livello regionale, la Toscana è la regione con la percentuale più alta di automobilisti che hanno dichiarato un sinistro con colpa nel 2023 (3,02%). Seguono Liguria (2,89%) e Sardegna (2,76%). Le percentuali più basse, invece, sono state rilevate in Trentino-Alto Adige (1,57%), Basilicata (1,78%) e Friuli-Venezia Giulia (1,82%).

Se limitiamo l'analisi alle province italiane, Biella è quella con la maggiore percentuale di sinistri con colpa denunciati (4,28%), davanti a Massa-Carrara (4,27%) e Cagliari (3,58%). Belluno e Vibo Valentia sono le province con meno ricorsi alle assicurazioni (entrambe 1,15%), seguite da Pordenone (1,36%).

Guardando ai dati anagrafici, gli automobilisti appartenenti alla fascia 35-44 anni e 19-21 anni sono quelli che hanno denunciato il minor numero di incidenti con colpa; tra di loro la percentuale di chi vedrà peggiorare la propria classe di merito è pari, rispettivamente, solo all'1,98 e all'1,99%; seguono i 25-34enni (2,15%). Di contro sono gli over 65 ad aver registrato la percentuale più alta (2,80%).

Analizzando, infine, la professione dell'assicurato emerge come gli agenti di commercio siano risultati essere la categoria che, in percentuale, ha dichiarato con più frequenza un sinistro con colpa (3,55%) e che quindi vedranno aumentare il premio Rc auto. Seguono i pensionati (2,83%) e i liberi professionisti (2,66%).