Prestiti più facili se l'azienda investe in sicurezza. Disponibili gli incentivi
Un'azienda economicamente sana, e in regola con le varie normative, garantisce non solo la stabilità dell'impiego, ma offre anche maggiori opportunità di accesso ai propri dipendenti. Quindi lavorare presso un’impresa in grado di offrire la massima sicurezza (come tutela dell'incolumità fisica e della salute) diventa un fattore considerato con attenzione dagli Istituti di credito che devono vagliare anche le richieste di cessione del quinto. Non a caso il numero delle pratiche che hanno ottenuto una delibera positiva sono inferiori sensibilmente rispetto a quelle che sono state presentate dai vari dipendenti del settore privato, con crescente numero di richieste di prestiti cambializzati senza busta paga.
Un aspetto, questo, che risulta doppiamente penalizzante quando si lavora e si ‘produce’ in quei settori considerati più a rischio proprio sotto il piano della sicurezza, ma al quale si può porre rimedio anche nei periodi di crisi quando le risorse da destinare alla sicurezza scarseggiano. In questi casi è infatti possibile accedere alle risorse pubbliche, come avviene per le imprese (piccole, medie imprese ma anche micro) della Campania, che aderiranno al bando che si chiuderà il 3 dicembre prossimo e che vede coinvolta l'Inail.
I settori interessati in particolare saranno: il settore dell'agricoltura (al quale va anche la fetta maggiore dei contributi), il settore dell'edilizia (secondo sul podio degli stanziamenti) e quello della produzione ma anche estrazione dei materiali “lapidei”. In particolare, coloro che verranno riconosciuti in possesso dei requisiti richiesti, potranno ottenere un finanziamento a fondo perduto che andrà a coprire il 65% del totale della spesa necessaria per poter migliorare la sicurezza, con un importo minimo erogabile fissato in mille euro, e un importo massimo di 50 mila euro.
Si potrà aderire al bando a partire dal 3 novembre, e la modalità da seguire sarà di tipo informatico (compilazione della domanda, con l'aggiunta dell'operazione atta ad allegare i documenti giustificativi della spesa, che andranno considerati al netto dell'Iva). Sarà possibile richiedere anche anticipi, fino al 50% della spesa complessiva, per quei progetti che prevedono un esborso complessivo di almeno 15 mila euro.
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