Polizia Penitenziaria in stato di agitazione. Proteste e richiesta di dimissioni alla Dirigenza
N.S. - Lo avevano annunciato e così è stato. Stop di due ore nel carcere di Benevento visto che la Polizia Penitenziaria è ufficialmente in stato di agitazione. Stamane, nei pressi della casa circondariale di contrada Capodimonte, è andato in scena un simbolico funerale con tanto di bara portata dai rappresentanti dei sindacati, oltre a tanti striscioni di protesta. Le cause dello stato di agitazione sono molteplici così come hanno spiegato Sinappe, Cgil, Uil e Ugl e come già preannunciato lo scorso 19 agosto. Tra le motivazioni principali i reiterati ritardi nel riscontro di note sindacali e le presunte incongruenze nella gestione di atti amministrativi che riguardano il Personale di Polizia Penitenziaria ma non solo: squilibrio tra le esigenze di sicurezza, intolleranti carichi di lavoro, mancata approvazione di standard minimi di sicurezza per l'incolumità della Polizia Penitenziaria, mancata programmazione del lavoro e del piano ferie oltre alla scarsa attenzione alle esigenze fisiche del personale della Penitenziaria e carenza dell'operatività del Servizio Prevenzione e Protezione oltre ad altre questioni. Insomma, la rottura tra le parti è totale ed, inevitabilmente, i sindacati di categoria hanno chiesto le dimissioni della dirigenza.
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