Per l'evento "Tesori nascosti. Tesori svelati", atteso a Benevento il ministro Sergio Costa
L'Ente Geopaleontologico di Pietraroja e il Parco nazionale del Matese rappresentano due imperdibili opportunità di sviluppo. I Tesori provenienti da altre ere geologiche, grazie ai due enti, hanno davanti a sè anni di ulteriore splendore.
Lunedì 11 febbraio a Benevento e Pietraroja il Comitato di gestione provvisoria dell'Ente presenta la giovane storia e le ambiziose prospettive di due istituzioni che possono trasformare il volto di interi territori. Campania e Molise a cavallo delle province di Benevento, Caserta, Campobasso e Isernia sono accomunate nel cammino di tutela e valorizzazione del pregevole geosito di Pietraroja e dell'area del massiccio del Matese.
Luoghi magici che hanno già regalato reperti unici al mondo come il celeberrimo fossile del dinosauro "cucciolo" Scipionyx Samniticus, ai più noto come "Ciro". Il primo mai rinvenuto in Italia, capace di riscrivere la letteratura scientifica che aveva sempre escluso tale possibilità. E uno dei pochi reperti al mondo a mostrare perfettamente visibili non soltanto lo scheletro ma anche le parti molli interne. Un miracolo di conservazione che solo un sito scelto dal destino poteva garantire, e che promette di non aver ancora esaurito le sorprese.
L'Ente Geopalentologico di Pietraroja sotto la guida del presidente Gennaro Santamaria ha avviato una decisa azione di rilancio e promozione dell'area e degli innumerevoli reperti venuti alla luce. Già programmata una nuova campagna pluriennale di scavi per riportare alla luce il vasto patrimonio inesplorato ancora custodito dal sito di Pietraroja. Si punta inoltre a realizzare un Centro internazionale di ricerca e formazione con laboratori e alloggi destinati a studiosi di geologia e paleontologia che troveranno posto negli ampi locali della struttura sede istituzionale dell’Ente che sarà proprio inaugurata dal Ministro quando lunedì arriverà a Pietraroja. Nella medesima location è già attivo il Museo Paleolab.
Nel corso dell'evento "Tesori nascosti. Tesori svelati. La storia che crea il futuro" in programma lunedì alle 9,30 presso la Soprintendenza di Benevento in Viale degli Atlantici verranno illustrate le attività già realizzate e quelle messe in programma dal Comitato di gestione dell'Ente Geopaleontologico del quale è componente fondamentale il Ministero Ambiente.
Per l'occasione sarà al tavolo il numero uno del dicastero, il ministro Sergio Costa. Al confronto introdotto dal presidente Santamaria parteciperanno il vicepresidente della Giunta regionale della Campania Fulvio Bonavitacola, il Soprintendente Archeologia belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento Salvatore Buonomo, il Rettore dell'Università del Sannio Filippo de Rossi, il Direttore generale dell'Università Federico II di Napoli Francesco Bello, il presidente della Provincia di Benevento Antonio Di Maria.
Il sindaco di Benevento Clemente Mastella porterà ai convenuti i saluti della città. Alle 11,30 a Pietraroja il via al secondo importante momento della giornata di approfondimento con il confronto su "Ente Geopalentologico di Pietraroja e Parco nazionale del Matese. Ricerca, tutela, valorizzazione, opportunità di crescita e sviluppo per il territorio". Al confronto che si terrà nella sede istituzionale dell'Ente Geopaleontologico in località Civita parteciperanno il Ministero dell'Ambiente Sergio Costa e la Direttrice generale del dicastero Maria Carmela Giarratano, l'assessore all'Ambiente della Regione Molise Nicola Cavaliere, il vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola, il presidente del Parco regionale del Matese Vincenzo Girfatti, il presidente della Provincia di Benevento Antonio Di Maria.
I lavori saranno coordinati dal presidente dell'Ente Geopalentologico Gennaro Santamaria e introdotti dal sindaco di Pietraroja Angelo Pietro Torrillo. Sarà anche l'occasione per ascoltare l'incredibile racconto del ritrovamento del piccolo dinosauro fossile dalla viva voce dello scopritore Giovanni Todesco che riceverà il riconoscimento grato dell'Ente insieme al professor Cristiano Dal Sasso, membro del Comitato tecnico scientifico dell'Ente Geopalentologico e primo studioso ad aver certificato con la pubblicazione sull'autorevole Nature la portata della scoperta.
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