07/12/2010   13:8 15724

Ospedale Rummo, blitz antiassenteismo: truffa e falso, sono 10 tra medici e personale amministrativo i destinatari di misure cautelari


Emergono i dettagli dell’inchiesta sull’assenteismo all’ospedale Rummo di Benevento che ha portato alla misura cautelare dell’obbligo di firma nei confronti di dirigenti medici e personale amministrativo (leggi news correlata).

In una nota diffusa dalla Procura della Repubblica di Benevento, vengono illustrati i dettagli dell’operazione e diffusi i nomi degli indagati per truffa e falso ideologico. Sono dieci (e non quindici, come trapelato inizialmente) i destinatari della misura cautelare: si tratta di Roberto Pocino, 56 anni, dirigente medico odontoiatra; Carmine Lucio Fusco, 56 anni, dirigente medico odontoiatra; Giovanni Mario Melillo, 57 anni, dirigente medico anatomopatologo; Arturo Scognamiglio, 58 anni dirigente medico; Giuseppe Miele, 58 anni, dirigente medico cardiologo; Remo Roberto Nilo, 44 anni, assistente amministrativo; Pasquale Ferro, 57 anni, dirigente medico; Emilio Iele, 53 anni, dirigente medico nefrologo; Vinicio Martignetti, 53 anni, dirigente medico neurologo; Maurizio De Girolamo, 48 anni, assistente amministrativo.

Il periodo dal dicembre 2008 al mese di agosto 2009 è stato monitorato dai militari dell’Arma che hanno riscontrato, in molte occasioni, anomali comportamenti dei dipendenti, che spesso e si allontanavano dal posto di lavoro durante il previsto orario di servizio o la pausa pranzo. “Il sistema – ha spiegato in una nota il procuratore della Repubblica Giuseppe Maddalena - veniva attuato andando in ritardo al lavoro o uscendo in anticipo dall’ufficio facendo risultare il turno di servizio regolare.

Dall’acquisizione dei documenti contabili e dal controllo dei registri delle presenze, dove vengono riportate le ‘ timbrature dei cartellini ’, nonché dalla esecuzione di servizi di osservazione, controllo e pedinamento, effettuati anche con il supporto di attività tecniche, si è appurato, inconfutabilmente, che 10 pubblici dipendenti dell’ospedale Rummo erano reiteratamente assenti dal posto di lavoro, senza giustificato motivo, per effettuare incombenze personali e/o familiari di fatto, percependo emolumenti maggiori e non dovuti.

Conseguentemente, detta censurata condotta è risultata direttamente dimostrativa sia del
falso che della truffa aggravata in danno di Ente Pubblico, avendo consentito l’indebita
erogazione di corrispettivo non dovuto”.

“Giova evidenziare – ha sottolineato Maddalena - che, nel caso di specie, la misura cautelare è stata applicata nei confronti degli indagati maggiormente gravati sotto il profilo indiziario tenuto conto che a loro carico sono state inequivocabilmente accertate condotte illecite reiterate in almeno tre o più occasioni, circostanze certe poichè supportate dai servizi di o.c.p. (osservazione, controlli e pedinamenti) completi di rilievi fotografici, posti in essere dal personale operante e dai dati rilevati dai tabulati delle presenze -ed orari di servizio- debitamente acquisiti.

Segnatamente, le suindicate persone sottoposte alle indagini in almeno tre o più occasioni, pur risultando documentalmente al lavoro, di fatto, negli orari e date indicate nella contestazione, o ancora non entravano in ufficio o se ne allontanavano in anticipo arbitrariamente, sebbene i dati dei tabulati estrapolati ne attestassero falsamente la presenza.

Senza contare che i fatti in contestazione, così plateali da essere percepibili agevolmente anche dall’esterno, appaiono particolarmente gravi perché, non solo, gettano discredito su di un’intera Istituzione Pubblica ma costituiscono un evidente danno anche per i dipendenti che vi operano e lavorano secondo le regole”.

Il Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Benevento, quindi, ha disposto la misura “dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria”, individuata nel Comando Provinciale Carabinieri di Benevento, prescrivendo per ciascuno di essi di presentarsi presso la Caserma tutti i giorni.
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