Operazione 'Telesia': richiesta di rinvio a giudizio per 42 persone. Udienza a ottobre
Slitta al 27 ottobre l’udienza preliminare a carico delle 42 persone per le quali il sostituto procuratore Antonio Clemente ha chiesto il rinvio a giudizio nell’ambito dell’indagine sugli appalti truccati a Telese Terme. L’inchiesta, condotta dalla Guardia di Finanza, fu resa nota il 12 ottobre 2009. A essere coinvolto, come si ricorderà, anche l’ex sindaco di Telese, Pino D’Occhio. Oltre a quest’ultimo gli altri che dovranno comparire dinanzi al gup Flavio Cusani sono:
Antonio Antonuccio, 59enne di Cusano Mutri (responsabile UTC Comune di Telese), Pasquale Giaquinto, 63 enne di Telese Terme (responsabile Servizi Demografici Comune di Telese), gli imprenditori di Telese Almerico Fasano (36 anni) e Gaetano Fasano, 34 anni, rispettivamente rappresentante legale e titolare della ditta Coedil Fap Srl; Sergio Fuschini, 39enne di Telese, titolare della ditta Fuschini Costruzioni; Pasquale Iorio, 59enne di Telese, titolare della ditta IL.TE.; Quirino Vegliante, 35enne di Telese, rappresentante legale della Vegliante Costruzioni Srl; Luigi Vegliante, 68enne di Solopaca, rappresentante legale Vegliante Luigi & C. Sas; Pietro Pacelli, 49enne di Telese, rappresentante legale Pacelli Costruzioni Srl; Alberto Pilla 53enne di Telese, rappresentante legale A.R. GEST Srl; Francesco Pilla, 27enne di Telese, rappresentante legale A.R. GEST Srl; Paola Biondo, 33enne di San Salvatore Telesino, collaboratrice della Coedil Fap Srl;
Lucia Cutillo, 63 anni, di San Salvatore Telesino e Domenico Mazzarella, 31enne di Faicchio, rispettivamente socio e dipendente della stessa Coedil Fap; Bartolomeo Di Biase, 62 anni e Bartolomeo Velardo, 36 anni, entrambi imprenditori di Cusano Mutri; Domenico Verrillo, 25 anni di Telese; Giovanni Caporaso, 44 anni, ex vicesindaco e assessore di Telese Terme; Michele Casbarre, 60 anni, dipendente del Comune di Telese Terme; Goffredo Umberto Covelli, 48 anni, commercialista di Telese; Francesco De Carlo, 50 anni, di Castelcampagnano, rappresentante legale di alcune imprese; Giuseppe Di Cerbo, 52 anni di San Lorenzello, titolare di una ditta edile; Alessandro Di Matteo, 60 anni di Ruviano, titolare della ‘Cavit’; Nicola Emilio Di Mezza, 60 anni, dipendente del Comune di Telese; Maria Pia Guarino, 61 anni, dipendente del Comune di Telese; Alessandro Loffreda, 36 anni, dipendente della ‘Coedil Fap’; Paolo Massaro, 35 anni, rappresentante legale della ‘Costruzioni
edili La.Ma srl’;
Domenico Vincenzo Maturo, 49 anni di San Salvatore Telesino, titolare dell’omonima ditta; Carmine Musella, 32 anni, titolare della ‘Sider Comit’; Antonio Napoletano, 54 anni di Airola, titolare dell’omonima ditta; Franco Pacelli, 58 anni, ingegnere; Maria Antonietta Pacelli, 58 anni, dipendente del Comune di Telese; Antonio Pandolfo di 48 anni, titolare della ‘Autogari Service 2000’; Nicola Parente, 62 anni, titolate dell’omonima ditta; Rosetta Pesce, 58 anni di Benevento, titolare dell’omonima ditta; Luigi Prevete, 59 anni, dipendente del Comune di Telese Terme; Aniello Rillo, 45 anni di Torrecuso, rappresentante legale della ‘Siet srl’; Eliseo Vecchi, 43 anni di Telese, architetto; Anna Amalia Villaccio, 55 anni di Telese, architetto; Renzo Vittur, 68 anni di Benevento, ex amministratore della Gesesa; Antonella Zoccolillo, 51 anni di Telese.
Fonte: Il Sannio Quotidiano
L’operazione denominata ‘Telesia’ si riferisce a un periodo che va dal 2002 a maggio del 2009 e ha fatto emergere l’esistenza di un sodalizio costituito da amministratori, funzionari, impiegati pubblici, imprenditori locali e loro dipendenti che, mediante mezzi fraudolenti, consentivano il risultato dell’aggiudicazione degli appalti sempre a favore di un numero ristretto di imprese aggregate tra loro. I reati contestati sono, a vario titolo: associazione a delinquere, corruzione continuata, turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, truffa ai danni di un ente pubblico, falso ideologico commesso da un pubblico ufficiale in atti pubblici, abuso d'ufficio, favoreggiamento reale, frode fiscale mediante utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.
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