Operazione 'Beccaccia' a Benevento. Sei pene definitive per droga
Sei condanne definitive da parte della Squadra Mobile di Benevento per quanto riguarda l'operazione "Beccaccia" (21 febbraio 2007): si tratta di un'operazione coordinata dalla Dda di Napoli, relativa al traffico e spaccio di droga risalente al 2003-2004 a capo delle famigli beneventane "Saccone - Sparandeo" e "Piscopo". In manette, stamane, "in esecuzione della Sentenza nr. 695/2012- Reg. Gen. Nr.1528/2010 –R.G.N.R. nr. 42403/2003, emessa dalla Corte di Appello di Napoli - Sez. Quarta" , divenuta definitiva il 7 novembre, a seguito di rigetto di ricorso della Corte Suprema di Cassazione, sono finiti Elena Volpicelli, 31 anni, già ai domiciliari che deve scontare 11 anni, 5 mesi, Paolo Ciotti, 32enne condannano a 7 anni e 11 mesi, Emanuele Sorice, 28enne condannato a 4 anni e 10 mesi, Salvatore Nizza, 33enne condannato a 4 anni e 11 mesi, Antonio Maiello, 63 enne condannato a otto anni ed infine il 37enne Vincenzo De Matteo condannato a due anni e undici mesi. Tutti gli arrestati sono di Benevento. Questo il comunicato della Questura di Benevento:
"Le 24 ordinanze di custodia cautelare vennero eseguite, il 1 marzo 2007, dalla Squadra Mobile. L’indagine , sviluppatasi negli anni 2003-2004, aveva inizio dopo diversi decessi per overdose, che facevano ritenere attiva in Benevento una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti. Al fine di individuare esattamente le modalità di vendita e di approvvigionamento
della droga, venne avviata un’attività investigativa, approfondita e sviluppata attraverso una serie di intercettazioni ambientali e telefoniche, dalle quali emerse l’esistenza, sul territorio di Benevento, di due associazioni criminali con una struttura gerarchica di tipo piramidale, finalizzate all’approvvigionamento, al trasporto ed alla vendita illegale degli stupefacenti. La prima di tale associazione , finalizzata alle estorsioni, armi, ricettazione, truffa, falso, clan “Saccone - Sparandeo”, coinvolgeva un numero rilevante di soggetti, tra cui svariati minorenni, ad ognuno dei quali era stato assegnato un compito ben preciso: acquisizione presso i fornitori nelle province di Caserta e di Napoli, funzioni di corriere e di spaccio nella città di Benevento. Parallelamente all’organizzazione promossa e diretta dal clan su citato, capeggiata da Giuseppe Adamo, a cui erano affiliati numerosi pregiudicati di Benevento. Nel corso delle attività investigative si accertò che detta associazione si approvvigionava di sostanze stupefacenti (cocaina e hashish) in San Felice a Cancello (Caserta) e spacciava in Benevento, nelle zone frequentate solitamente da giovani. Oltre alle risultanze delle intercettazioni ambientali, nel corso delle indagine, a conferma dell’illecita attività, vennero effettuati diversi interventi su strada, nel corso dei quali fu sequestrata sostanza stupefacente del tipo eroina, cocaina e hashish.