12/03/2014   11:13 7885

Omicidio Coppola, si cercano due giovani romeni. S.Giorgio del Sannio accusa il colpo


Continuano senza sosta le indagini dei Carabinieri di Benevento dopo la morte di Maria Coppola e la svolta di ieri, quando i Carabinieri hanno arrestato tre giovani, ritenuti autori della rapina dell'abitazione di via S. Rocco a San Giorgio del Sannio. Si cerca il resto della banda, perchè oltre ai tre fermati (due sangiorgersi ed un ragazzo di Torre le Nocelle), si cercano due ragazzi di nazionalità romena ma residenti da tempo a San Giorgio del Sannio, entrambi di 23 anni ed attualmente irreperibili: uno di loro, secondo gli inquirenti, sarebbe entrato nella casa della sfortunata donna, assieme a Luigi De Vizio e proprio secondo quest'ultimo, è stato il romeno a strattonare e malmenare Maria Coppola. L'altro invece faceva da palo mentre, sempre secondo le ricostruzioni degli inquirenti, ad organizzare la rapina sarebbero stati i due ragazzi di S.Giorgio del Sannio, Mottola e De Capua con quest'ultimo che, tra le altre cose, abita a poca distanza dalla casa di Maria Coppola. Risulta indagata per favoreggiamento anche la ragazza di Giuseppe Mottola.
Intanto gli inquirenti stanno analizzando una serie di elementi collaterali utili a ricostruire, minuziosamente, tutte le fasi preparatorie, esecutive e successive alla rapina, al fine di chiarire la posizione e i ruoli di tutti gli indagati: "In tale contesto - recita una nota dei Carabinieri - è stato accertato che l’autovettura Ford Fiesta utilizzata per la fuga dopo aver commesso la rapina da parte dagli autori, era stata rubata ad un avvocato di Torre Le Nocelle (Avellino), la notte tra l’1 e il 2 febbraio scorso, che ne aveva subito denunciato il furto ai Carabinieri di Montemiletto". Si tratta dell'auto che è stata successivamente ripresa da una telecamera di un negozio di via Bocchini, mentre si allontanava a tutta velocità dal luogo del delitto, viaggiando contromano: "Sebbene le immagini non erano ben nitide - prosegue la nota - i Carabinieri sono riusciti a risalire al tipo di autovettura, che da quanto si è appurato, nei giorni precedenti la rapina, è stata tenuta nascosta nelle campagne di Santa Maria Ingrisone, per poi essere utilizzata la notte fra il 7 e 8 dai rapinatori". Poi l'auto è stata ritrovata, il 19 febbraio, avvolta dalle fiamme in via Segni a Benevento, al limite tra il Rione Pacevecchia e Ponte delle Tavole, a poche ore dalla notizia della morte di Maria Coppola: "Evidentemente - proseguono i Carabinieri - gli autori della rapina hanno voluto, una volta saputo della morte della vittima, distruggere ogni prova evidentemente lasciata all’interno dell’auto. Un rituale, questo, opera di professionisti, che presuppone una notevole capacità delinquenziale e tipico della malavita organizzata. E’ appurato, inoltre, che nel dare alle fiamme l’auto in questione, uno degli autori, già identificato dai Carabinieri, è rimasto leggermente ustionato". Infine ha avuto l'obbligo di dimora il 18enne sangiorgese, fermato per droga: è bene precisare che il ragazzo non ha niente a che fare con il delitto di via S.Rocco.

S.GIORGIO DEL SANNIO, POCA VOGLIA DI PARLARE
Voglia di commentare zero. Gli abitanti di San Giorgio del Sannio sono scossi: quello che è accaduto nell'abitazione di via S.Rocco non ha precedenti e lascia incredulità e rabbia. Si piange la vita di una donna anziana e sola da tempo, la classica brava persona della porta accanto che era solita passare le sue giornate all'uscio della sua abitazione, in compagnia dei suoi vicini di casa. Una vita normale quella di Maria Coppola, aiutata nelle mansioni di tutti i giorni da una vicina di casa che passava del tempo ad accudirla. Impossibile provare a chiedere al vicinato di parlare: sono ancora troppo scossi, c'è solo qualche anziana che mi risponde: "Una tragedia, povera Maria, è stata una tragedia". San Giorgio del Sannio è piena di locali, pub, birrerie: ne giriamo qualcuna, ma si prova a pensare ad altro, ad esorcizzare quello che è accaduto. E' un dramma nel dramma che ha colpito tante famiglie. Inutile dire che sono tanti i ragazzi che conoscono Giuseppe Mottola o Alfredo De Capua: le conversazioni sono fugaci, nessuno ha voglia di esporsi: "Se hanno sbagliato devono pagare - afferma un ragazzo - ma prima cerchiamo di capire le reali responsabilità. C'è differenza tra chi ha ucciso e chi ha avuto un ruolo marginale". A questo penserà la Giustizia. Poi un altro afferma: 'Non voglio giudicare nessuno però facciamoci tutti delle domande e chiediamoci perchè a San Giorgio del Sannio si è arrivati addirittura a questo. Povera donna, poveri tutti noi".
G.V.

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