Guardia di Finanza 22/06/2017   17:28 5294

Merce contraffatta venduta su Facebook, obbligo di dimora e conto corrente sequestrato


Vendevano merce contraffatta su Facebook, le indagini e l'applicazione della misura cautelare sono state coordinate dai magistrati della locale Procura e dalle Fiamme Gialle. 

Stamani a conclusione di un’indagine coordinata da magistrati della Procura della Repubblica di Benevento, personale della Compagnia della Guardia di Finanza di Benevento ha eseguito ordinanza, emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Benevento, di applicazione della misura cautelare personale dell’obbligo di dimora nel territorio di Benevento e delle misure reali del sequestro preventivo di un conto corrente e di oscuramento di una pagina Facebook nei confronti di due soggetti beneventani, gravemente indiziati dei reati di vendita di merce recante marchi e segni distintivi contraffatti e di ricettazione.

"L'indagine - hanno spiegato gli inquirenti - svolta anche attraverso attività tecnica, di monitoraggio della pagina e di pedinamento dei soggetti attenzionati, con sequestri della merce effettuati a riscontro, ha consentito di accertare che i due soggetti del capoluogo, gestori di una pagina Facebook seguita da migliaia di followers, proponevano in vendita on-line capi di abbigliamento, scarpe accessori ed orologi, riportanti marchi contraffatti dei più noti marchi di moda nazionali ed esteri".

All’esito delle attività investigative, è emerso - hanno spiegato le Fiamme Gialle - "un collaudato modus operandi posto in essere dagli indagati, i quali, attraverso lo scambio di messaggi privati sul social network con i potenziali acquirenti, si accordavano circa il prezzo e lo scambio della merce, per recarsi, con cadenza settimanale, presso la piazza di Napoli per l’acquisto della merce contraffatta destinata alla vendita on-line; agli acquirenti residenti inloco la merce veniva consegnata a mano, previo appuntamento, mentre, per quelli fuori dal territorio beneventano, veniva spedita ed il pagamento avveniva tramite ricarica postepay".

Sono in corso ulteriori indagini per le quali non si esclude possano scaturire responsabilità anche di altri soggetti, coinvolti nella vendita on line di merce contraffatta mediante la piattaforma facebook.

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