Medico 26/09/2017   10:14 4986

Malasanita' al Rummo. La donna che ha denunciato i fatti: "Falsita' sulle date per coprire le responsabilta' "


Una denuncia circostanziata su un presunto caso di malasanità. La paziente non accetta il gettare acqua sul fuoco da parte dell'Ospedale Rummo con la nota sull'esito dell'indagine interna diffusa ieri dalla direzione del nosocomio cittadino.

Per la paziente che ha denunciato i fatti la scorsa settimana, la colpa di un medico dell'Ospedale che la teneva in cura privatamente e del servizio di Pronto Soccorso è quella di una cattiva diagnosi, di aver sottovalutato la malattia e di averla indirizzata da uno psichiatra. "Dopo quanto si è verificato in questi giorni" - dichiara l'interessata - "mi si creda, era mia intenzione, almeno per il momento, spargere un doveroso velo di silenzio sulla triste e dolorosa vicenda che mi ha interessato. Il tutto, tra l'altro, considerando che, in queste ore, devo solo ed esclusivamente dedicare le mie giornate a curarmi dopo i mesi sciupati per la negligenza di alcuni medici".

La protagonista della vicenda non accetta la difesa dell'Ospedale: "Il gioco delle date che hanno fatto, per tentare una copertura, è scandaloso. Parlano chiaramente le certificazioni allegate alla denuncia e parlano gli sms che l'ortopedico ha indirizzato sul cellulare di mio figlio. Nel leggere appunto la nota diffusa dall'A.O. "Rummo" c'è solo da rimanere esterefatti e ci si chiede come si possa arrivare a tanto. Ammettere il falso in questo modo è da codice penale. La nota, putroppo, invita ad uscire ancora di più dal silenzio al fine che i fatti emergano in tutta la loro gravità. E', quindi, davvero impensabile che il Direttore Sanitario, Mario Iervolino, lui stesso medico, possa avvallare menzogne del genere umiliando una donna con sofferenze ed in penose condizioni. C'è solo da rabbrividire".

Il figlio della signora precisa che le indagini a cui fa riferimento l'Ospedale sono successive al ricovero in Pronto Soccorso, con la notte passata in barella dalla madre curata con la sola terapia antidolorifica. La diagnosi avvenne infatti solo a seguito della Risonanza Magnetica richiesta dal dottor De Lorenzo, lo psichiatra cui si erano rivolti spinti dall'ortopedico del Pronto Soccorso che reputava i lamenti della donna frutto di malattia mentale. "Ovviamente con le risultanze degli esami" - continua il figlio - "mi rivolsi di nuovo all'ortopedico che l'aveva in cura privatamente. Da qui setuì un nuovo passaggio in Ospedale con il ricovero di mia madre. Il Rummo prova ad usare le successive indagini cliniche per coprire le prime negligenze: ma questo è falsificare verità e date".

"Stando così le cose" - conclude l'interessata - "mi impegno a presentare, da subito, una querela per diffamazione nei confronti del Direttore Sanitario dell'A.O. "Rummo", dando, nel contempo, notizia che, a breve, i miei congiunti, non potendolo fare io, terranno una conferenza stampa ove saranno resi noti gli attestati e qui si scoprirà il meschino gioco delle date, al pari del gioco delle tre carte, che è stato posto in essere. Ci sarà solo da tenere finalmente la bocca chiusa. Ben chiusa".

Il dottore Giuseppe De Lorenzo, allo stesso tempo, ha reso noto alla stampa di mettere a disposizione dei figli della signora il suo studio, "al fine che gli stessi possano mostrare ai giornalisti le prove inconfutabili di quanto accaduto", invitando altresì i giornalisti ad una conferenza stampa fissata per giovedì 28 settembre, alle ore 10,00.

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