28/04/2013   14:25 4126

Limatola ricorda le sue origini con don Bartolomeo Varrone


Il 21 aprile scorso nel ''Salone delle feste'' del Castello di Limatola, si è tenuta la presentazione del quarto volume della rivista ''Quaerite'' dell'Istituto Superiore di Scienze Religiose ''S. Pietro'' di Caserta. In questa occasione, Giuseppe Aragosa, cultore di antichità classiche, ha partecipato in qualità di autore e relatore insieme ad altri studiosi, cime don Nicola Lombardi, direttore della rivista; don Roberto Gutturiello, direttore dell’Archivio diocesano di Sessa Aurunca; Antonio Gisondi, docente dell’Università di Salerno; Marcello Natale, insegnante di religione e studioso di tradizioni popolari e fatti sociali, coordinatore dei lavori. All’inizio della manifestazione è stato scoperto il ritratto di don Bartolomeo Varrone. Ad aprire la manifestazione è stato Marcello Natale, il quale si è soffermato nel presentare il territorio casertano e limatolese, delineandone le caratteristiche peculiari di cui siamo a conoscenza grazie alla figura di Don Bartolomeo Varrone, parroco della parrocchia di S. Biagio e primo storico di Limatola. In seguito Don Roberto Gutturiello, direttore dell'archivio diocesano di Sessa Aurunca, ha delineato gli aspetti principali della vita dello studioso nel periodo in cui fu vescovo di Sessa Aurunca. Don Bartolomeo, terzo di otto figli, nacque a Santa Barbara di Caserta nel 1758, condusse gli studi presso il seminario casertano, divenendo parroco di Falciano e partecipando al concorso bandito presso la parrocchia di San Biagio in Limatola, dove esercitò il suo ministero per un quinquennio. Viene ricordato non solo per il suo percorso clericale, ma anche per la sua attività di ricerca storica, culminata con la pubblicazione di ''Memorie Istoriche di Limatola''. Infine la parola è stata data a Giuseppe Aragosa che ne ha descritto l'ampio lavoro, grazie al quale siamo in possesso di informazioni essenziali per la ricostruzione della storia del nostro territorio. Contemporaneamente alla manifestazione sono state esposte foto e lavori artigianali dell’Uzbekistan, presentati da Vittorio Giorgi, console onorario di questa bella e ancora non molto conosciuta terra.

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