Immigrati 01/06/2017   15:31 3554

Limatola. Il sindaco: "No ad altri immigrati, superati i limiti concordati"


Alla fine Mario Marotta, sindaco di Limatola, per far sentire alta la sua protesta, ha preso carta e penna ed ha scritto al Ministro degli Interni oltre che al Prefetto di Benevento.

"Illustre Prefetto"- scrive infatti Marotta - "avverto la necessità di manifestare in via preventiva la ferma opposizione, l'assoluta contrarietà, avverso qualsiasi azione volta a dirottare presso il mio comune altri immigrati, considerato che è stato già ampiamente superato il rapporto di 2,5 migranti ogni mille abitanti, previsto dall'accordo fra Ministero dell'Intero ed Anci, per la distribuzione dei migranti, avendo sul territorio comunale circa 100 immigrati su una popolazione di 4.000 abitanti".

Il sindaco dichiara di considerare tale scelta come calata dall'altro, "un'imposizione senza regole e senza alcun coordinamento da parte delle Istituzioni, talvolta senza nemmeno avvertire il primo cittadino o, comunque, senza condividerne la disponibilità o concordarne le modalità. Non può esserci un "obbligo all'accoglienza" perché una comunità locale non deve pagare per gli errori dei governi che non hanno saputo gestire il problema con una saggia politica estera e internazionale. Inoltre nel nostro territorio comunale non vi sono strutture idonee ad accogliere in modo dignitoso i migranti".

"Queste forme di accoglienza" - denuncia ancora il sindaco - "non esprimono solidarietà verso gli stranieri ma solo speculazione economica sui bisogni dei disperati. Solo i sindaci, nel proprio territorio, sanno verificare se esistono le condizioni per una sistemazione dignitosa, se ci sono associazioni di provata esperienza e serietà, con spazi disponibili adeguati e per quale numero di persone. Senza considerare i pesantissimi riflessi sul mondo del lavoro e sulle assistenze sociali. Le risorse a disposizione dei Comuni sono sempre meno, per una economia che ristagna da anni e per una drastica diminuzione dei trasferimenti statali agli Enti locali. I nostri cittadini sono già esasperati da situazioni di estrema difficoltà economica, e non solo, si sentono abbandonati dalle istituzioni. Il sindaco ha il dovere di tutelare e aiutare, prima di tutto, i propri cittadini recependone le opinioni e i sentimenti, comprendendone le difficoltà, molti di loro hanno perso il lavoro e non riescono a far fronte a tutte le necessità familiari".

Il sindaco sottolinea le difficoltà in cui versano i suoi concittadini e di conseguenza le necessità a cui è chiamato a far fronte. "Stanno andando in crisi intere famiglie di imprenditori, di commercianti e di artigiani locali, soffriamo fenomeni di disoccupazione mai visti prima dalle nostre parti, abbiamo anziani e disabili che faticano a far fronte alle spese sanitarie, gente che non riesce a pagare le bollette, giovani disperati senza alcun futuro. Le risposte che possiamo dare oggi ai nostri cittadini" - si rammarica il primo cittadino - "in termini di servizi sono sempre più esigue, il nostro impegno vanificato da uno Stato che mortifica i nostri sforzi con normative sempre più stringenti: dal taglio delle risorse al patto di stabilità, alle varie Leggi finanziarie che di  reperire le dovute risorse umane e finanziarie per poter offrire le dovute prestazioni alla comunità locale".

"Questo stesso Stato ci impone ancora una volta di farci carico di un problema gigantesco" - continua Marotta - che decide quindi di rivolgersi direttamente al ministro degli interni "massima autorità dello Stato", affermando di "non potere e non volere essere complice di tanta vile ed occulta ottusità. I sindaci potranno aiutare lo Stato nell'emergenza dei migranti solo quando lo Stato, in tutte le sue forme istituzionali, saprà aiutare i Sindaci e i suoi cittadini ad affrontare le loro emergenze quotidiane, e non rimarrà inerte di fronte alle richieste di aiuto che arrivano dalla propria popolazione, altrimenti si rischia di scaricare Sui Comuni un fardello ancor peggiore: l'odio sociale e la Iotta tra poveri, di cui gia si cominciano ad avere le prime avvisaglie. Lo Stato Sta imponendo ma situazione che diventera, se non lo ~ gia, insostenibile a livello sociale".

"Rispetto lo straniero" - conclude Marotta - "in quanto individuo ed essere umano che ha diritto di essere considerate ed aiutato, consapevole che molti casi sono frutto di tragedie personali, ma proprio per questo mi sento in dovere di port&re rispetto anche e soprattutto ai cittadini Che mi hanno eletto, affermando la via contrarietà a subire ondate migratorie senza alcun criterio, sapendo bene che questi poveri disperati non potranno avere una vita tranquilla, ma anzi saranno facile preda di un mondo delinquenziale e di illusioni al guadagno facile, di miseria, di tristezza e di abbandono, preda di un mercato' economico che non ha nulla a che vedere con la questione umanitaria (37 euro al giomo, 2,50 euro a profugo, rete intemet ecc., ecc.). Ribadisco pertanto e con forza il mio disaccordo con questo sistema di accoglienza che non ha una gestione logica e non pensa al ftlttlro, condurr6 le mie battaglie di Sindaco per i miei cittadini, mi adoperer6 con tutti i mezzi a disposizione affmch~ tale ondata cessi di coinvolgere il mio Comune e la popolazione che ho l'onore di rappresentare, ed affmche venga rispettato l'accordo tra Ministero dell'lntero ed Anci, dall'lstituzione che pin di ogni altra dovrebbe garantire il rispetto della legge, ovvero la Prefettura".

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