Protesta Studenti CAS 18/01/2018   11:52 2585

Liceo breve, protestano studenti: "Meno tempo per pensare, meno tempo per agire"


“Il sapere verrà ridotto a nozioni trasformando gli attori da conoscitori a meri lettori”.

“Meno tempo per pensare, meno tempo per agire. Apprendiamo con grande sdegno e rammarico la presentazione dell'unico ‘Liceo Breve’ (o quadriennale) presso l'istituto Galileo-Vetrone attuando così una delle otto leggi delega approvate dal Ministro Fedeli”.

Parole del Collettivo Autonomo Studentesco che questa mattina si è ritrovato dinanzi al “Galilei – Vetrone” di Benevento dove si sta tenendo il convegno di presentazione del liceo quadriennale o liceo breve. Gli studenti e delle studentesse hanno dunque, deciso di protestare attraverso un volantinaggio e l'affissione di uno striscione proprio dinanzi all’Istituto scolastino.

Sul volantino il Collettivo Autonomo Studentesco ha provato ad esplicitare le contraddizioni apportate dai Licei Brevi “soprattutto nel campo della formazione di un sapere critico ed eclettico per gli studenti che ne usufruiranno, di fatto riducendo di un anno il percorso di studi senza ristrutturare in modo adeguato il programma formativo”.

Secondo gli studenti: “il sapere verrà ridotto a nozioni trasformando gli attori da conoscitori a meri lettori. Ovviamente non saranno ridimensionate neanche le ore di Alternanza Scuola-Lavoro, le quali verranno svolte principalmente durante i periodi di pausa scolastica (festività, weekend, vacanze estive). Tutto ciò è inammissibile, gli studenti vanno a scuola per imparare, per accrescere la loro cultura e il proprio sapere studiando e riflettendo su alcuni temi, per crearsi pensiero critico, non per leggere vicende storiche, filosofiche, letterarie di cui poi non resta nulla, non per lavorare, né durante le ore scolastiche né tantomeno durante i periodi di pausa. Non possiamo sottostare a queste aberranti decisioni: noi diciamo No ai licei brevi, all'Alternanza Scuola - Lavoro, alla Buona Scuola e al modo in cui cercano di distruggere la scuola pubblica”.

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