Libri: Presentata a Londra ‘L’autobiografia di Giuliano di Sansevero’ di Andrea Giovene di Girasole
NOSTRO SERVIZIO - Il Sannio sbarca a Londra. O meglio Sant’Agata de’ Goti. L’occasione è letteraria, perché il 15 aprile scorso presso l’Istituto Italiano di Cultura della capitale britannica si è tenuta la presentazione del volume ‘L’autobiografia di Giuliano di Sansevero’ (Edizione Elliot) a firma di Andrea Giovene di Girasole alla presenza del figlio dell’autore, Lorenzo, Loretta Santini della Elliot Edizioni ed Emanuele Trevi, scrittore e critico, tra l’altro tra i finalisti, nonché favorito, del premio Strega 2012. Una biografia su Giuliano Sansevero non è una novità, dal momento che la prima pubblicazione si ebbe a Napoli in edizione privata e solo nel 1967 fu data alle stampe in lingua svedese. Dopo il successo in terra straniera, come spesso accade, nel 1970 la casa editrice milanese Rizzoli pubblicò la vita di Sansevero in 5 volumi e successivamente fu tradotta in inglese, francese, spagnolo, tedesco, finlandese e polacco diventando anche in Italia un caso letterario. Per qualche quotidiano dell’epoca, il Duca di Girasole fu definito il ‘nuovo Gattopardo’. Uomo d’altri tempi Andrea Giovene: di stirpe ducale, i suoi avi si rintracciano già nell’11° secolo. Studiò dai benedettini che gli conferirono una solida educazione. Dopo la laurea in giurisprudenza, conseguita all’Università di Napoli, frequentò anche corsi di matematica, letteratura e medicina ed è solo dopo la laurea che decise di dedicarsi alla scrittura. Fondò la rivista letteraria ‘Vesuvio’, si dedicò al giornalismo, fu vice direttore del ‘Mattino d’Italia’ e redattore capo dell'edizione napoletana del ‘Tempo rivista’. Giovene fu un intellettuale completo: visse la sua vita tra il Sud Italia e Parigi, si occupò di architettura, pittura e della raccolta di libri antichi. Questa sua passione per la cultura gli fece sfiorare la conquista del premio più prestigioso per un letterato,
il Nobel per la Letteratura, che però non ottenne per motivi politici. Come consolazione, nel 1969 gli fu conferita L’Aquila d’Oro al Festival Internazionale del Libro di Nizza come miglior romanzo europeo. Solo in età avanzata decise di ritirarsi a vita privata, rifugiandosi nel centro storico di Sant’Agata de’ Goti, dove si è spento l’8 luglio del 1995. Ritornando al libro, quella su Giuliano di Sansevero è un’opera che copre oltre trent’anni della storia del Novecento che si intreccia con quella del protagonista. Il libro comincia con Giuliano bambino, relegato in una scuola di Benedettini, a cui si contrappone la figura del fratello Ferrante, educato a diventare rappresentante della famiglia. Per questo Giuliano alterna momenti di solitudine alla nascente passione per la poesia, per la scrittura e per la vita attiva. Tra gli anni ‘20 e ‘30 vive tra Milano e Parigi, inizia una relazione con un’attrice, fino a quando decide di stabilirsi in Calabria, dove costruirà la sua ‘casa delle case’. Il tempo scorre e Giuliano si ritrova coinvolto nella seconda guerra mondiale: si ribellerà da intellettuale al conflitto mondiale, ma allo stesso tempo ne prenderà parte combattendo in Grecia. L’ultima parte è poi dedicata al periodo post bellico, durante il quale Giuliano vivrà tra Napoli e Roma. Concluderà la sua vita in un piccolo villaggio della Sicilia. La vita di Giuliano di Sansevero non poche volte s’intreccia con quella di Andrea Giovene di Girasole, per le esperienze fatte, i luoghi visitati e lo spirito che entrambi hanno messo nel vivere la vita. L’esperienza londinese del volume di Giovene non si fermerà nell’isola britannica: infatti ‘L’autobiografia di Giuliano di Sansevero’ dovrebbe arrivare anche nelle librerie italiane per la fine di maggio. Aspettiamo che un pezzo di Sannio torni a casa.
Nella Melenzio