Libri. Il 7 febbraio presentazione del libro-inchiesta di Roberto Paolo sull'omicidio di Siani
Gli assassini di Giancarlo Siani sono tutti in galera? Questo è quello che si crede. Sei persone sono state condannate per l'omicidio del giovane cronista de "Il Mattino", ucciso dalla camorra nel settembre del 1985. Ma i veri killer e mandanti potrebbero essere ancora liberi. È quanto sostiene il giornalista Roberto Paolo nel libro “Il caso non è chiuso. La verità sull'omicidio Siani” (Castelvecchi editore) che ha convinto la Procura di Napoli a riaprire le indagini. L'autore, che presenterà il libro a Benevento sabato 7 febbraio alle 18 presso la Libreria Masone assieme ai giornalisti Anna Teresa Damiano e Billy Nuzzolillo, ha passato al setaccio tutti gli atti dei processi, scoprendo incredibili falle e contraddizioni eclatanti che gettano pesanti ombre sulla "verità" giudiziaria.
Il libro, la cui presentazione sarà organizzata dall’associazione Sanniopress Onlus in collaborazione con il Lions Club Benevento Host, è il frutto di anni di ricerche per trovare documenti inediti, testimoni mai sentiti nei processi, vecchie informative
sepolte nei cassetti. Una controinchiesta che ha portato Paolo a raccogliere la confessione choc di una persona che afferma, a quasi trent'anni di distanza, di essere l'uomo che consegnò le armi ai killer di Siani: due ragazzi del clan Giuliano di Forcella. Mentre si aprono nuovi squarci sul vero ruolo che ebbe il clan Gionta di Torre Annunziata.
Roberto Paolo è caporedattore del ‘Roma’, il più antico quotidiano di Napoli, ed è autore di varie inchieste politico-giudiziarie che hanno avuto vasta eco sulla stampa nazionale. È stato tra i protagonisti della docufiction di Abel Ferrara Napoli, Napoli, Napoli, presentata al Festival di Venezia del 2009. Affermato anche come fotografo per i suoi reportage, ha collaborato tra gli altri, con «l’Espresso», «Io Donna», «Il Tempo» e la rivista «Africa». Nel 2010 ha ottenuto il premio della commissione anticamorra del Consiglio regionale della Campania dedicato ai giornalisti che si sono distinti per il loro impegno contro la criminalità organizzata.