Lavoro precario. Nel 2018 assunzioni amentate del 6,5%
I dati relativi al lavoro precario, pubblicati dall'Inps, parlano di un incremento del 6,5% per quanto riguarda le assunzioni.
Complessivamente le assunzioni, riferite ai soli datori di lavoro privati, nel periodo gennaio-luglio 2018 sono state 4.597.000: sono aumentate del 6,5% rispetto allo stesso periodo del 2017. In crescita risultano tutte le componenti: contratti a tempo indeterminato +1,8%, contratti a tempo determinato +6,0%, contratti di apprendistato +11,8%, contratti stagionali +3,3%, contratti in somministrazione +13,5% e contratti intermittenti +6,8%.
Nel primi sette mesi dell’anno si conferma l’aumento delle trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato (+101.000), che registrano infatti un fortissimo incremento rispetto al periodo gennaio-luglio 2017 (+59,0%). In contrazione nel periodo gennaio-luglio 2018 i rapporti di apprendistato confermati alla conclusione del periodo formativo (-18,2%).
Le cessazioni nel complesso sono state 3.560.000, in aumento rispetto all’anno precedente (+10,7%): a crescere sono le cessazioni di tutte le tipologie di rapporti a termine, soprattutto contratti intermittenti e in somministrazione, mentre diminuiscono quelle dei rapporti a tempo indeterminato (-4,5%).
Nei primi sette mesi del 2018 sono stati incentivati 70.297 rapporti di lavoro con i benefici previsti dall’esonero triennale strutturale per le attivazioni di contratti a tempo indeterminato di giovani (Legge n. 202 del 27/12/2017): 38.508 riferiti ad assunzioni e 31.789 relativi a trasformazioni a tempo indeterminato. Il numero dei rapporti incentivati è pari al 6,9% del totale dei rapporti a tempo indeterminato attivati.
LA CONSISTENZA DEI RAPPORTI DI LAVORO
Nel
periodo gennaio-luglio 2018, nel settore privato, si registra un saldo, tra assunzioni e cessazioni, pari a +1.037.000, inferiore a quello del corrispondente periodo del 2017 (+1.098.000).
Su base annua, il saldo consente di misurare la variazione tendenziale delle posizioni di lavoro. Il saldo annualizzato (vale a dire la differenza tra assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi) a luglio 2018 risulta positivo e pari a +404.000, in flessione rispetto a quello registrato a giugno (+419.000). La variazione tendenziale dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato è negativa (-5.000), anche se continua a migliorare. Tale miglioramento risulta trascinato soprattutto dal buon andamento delle trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato. A partire da marzo emergono segni di riduzione del turnover dei contratti a tempo indeterminato: diminuiscono sia le assunzioni che, ancor di più, le cessazioni.
Positiva la variazione dello stock di rapporti di somministrazione e di apprendistato; ancora significativamente positivi, seppur in riduzione, i saldi annualizzati dei rapporti a tempo determinato, stagionali e di quelli intermittenti.
IL LAVORO OCCASIONALE
La consistenza dei lavoratori impiegati con Contratti di Prestazione Occasionale (CPO), a luglio 2018 si attesta intorno alle 20.000 unità; l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a circa 270 euro.
Per quanto invece attiene ai lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia (LF), a luglio 2018 sono circa 6.800 lavoratori impiegati; l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a circa 330 euro.