01/12/2014   19:10 7225

Izzo-Mataluni, il giudice assolve l'ex sindaco di Montesarchio: 'Non ci fu concussione'


Il GUP del Tribunale di Benevento, Gelsomina Palmieri, con sentenza pronunziata all’esito di giudizio abbreviato, ha assolto Antonio Izzo, perché il fatto non sussiste, dall’accusa di tentata concussione posta in essere ai danni di Vincenzo e Biagio Mataluni. La vicenda giudiziaria prese il via dall’ennesima denuncia presentata dai fratelli Mataluni nei confronti dell’allora sindaco di Montesarchio, che, a loro dire, si sarebbe "accanito" contro di loro e, comunque, contro il Gruppo Mataluni, adottando, in concorso con due tecnici comunali, una serie di provvedimenti amministrativi illegittimi e "pretestuosi", in relazione agli abusi edilizi riguardanti gli immobili delle società del Gruppo siti presso la zona PIP del Comune di Montesarchio. Secondo l’Accusa, tale "incessante attività amministrativa", realizzata da Antonio Izzo e dai predetti tecnici comunali "abusando delle loro qualità", sarebbe stata finalizzata a costringere Vincenzo Mataluni, consigliere comunale di maggioranza, prima, e di opposizione, poi, "a non svolgere un’azione di contrasto politico all’attività dell’Ente in materia di opere pubbliche", con conseguenze estremamente dannose sia sotto il profilo patrimoniale che sotto il profilo economico-commerciale per le aziende dei Mataluni.
"La sentenza di assoluzione di oggi, come quella che, circa un anno fa, lo scagionava dall’accusa di aver spedito degli esposti anonimi contro i Mataluni, si legge in un comunicato diffuso dalla Seieffe - evidenzia, ancora una volta, la correttezza personale, professionale e politica di Antonio Izzo, il quale ha sempre agito nel rispetto delle Leggi e nell’interesse esclusivo della collettività e del Comune di Montesarchio, restituendogli la serenità che, più volte ed invano, i Mataluni hanno cercato di togliergli, insistendo per la condanna di Izzo e costituendosi parte civile nei suoi confronti.
La speranza è che Antonio Izzo non venga mai più screditato da fantasiose ed infamanti costruzioni accusatorie, e che davvero possa dirsi terminato l’unico, vero "accanimento" di questa vicenda: quello giudiziario che ha tormentato un cittadino onesto e un imprenditore stimato ed apprezzato in tutto il mondo".

^ torna in alto Stai leggendo un articolo di > Cronaca Giudiziaria