#IoCalcioOltre, presentato il progetto solidale del Benevento Calcio e Caritas
Illustrato nella sala stampa "Marco Santamaria" dello Stadio Ciro Vigorito la campagna promossa dal Benevento Calcio e dalla Caritas #ioCalcioOltre.
Presentata stamani #IoCalcioOltre, l’iniziativa promossa dal Benevento Calcio e dalla Caritas di Benevento. Una campagna destinata alle persone meno abbienti, a coloro che non possono permettersi l’acquisto del biglietto per seguire le sorti della “Strega”, persone a cui la società giallorossa viene incontro. Sarà la Caritas a fornire la lista di nomi a cui la società di via Santa Colomba offrirà la possibilità di assistere in maniera gratuita alle partite casalinghe del Benevento.
Schietto come sempre il patron del Benevento, Oreste Vigorito, che prendendo la parola riassume il senso dell’iniziativa. “E’ giusto far partecipare quelli che non posso permetterselo e la cosa che mi meraviglia di queste iniziative è che non dovrebbero avere un eco così vasto”. A presentare l’iniziativa è stata Iris Travaglione addetto stampa della società sannita “Vogliamo andare oltre l’indifferenza e l’emarginazione in un progetto che si lega benissimo come quello promosso dalla Lega B, “Un giorno per la nostra città”, siamo pronti insieme alla Caritas a lanciare un messaggio positivo.
A Gabriella Giorgione della Caritas invece è toccato esplicare l’hashtag dell’iniziativa. “L’io presente nell’hashtag non sta simboleggiare solo il
Benevento Calcio, ma tutti noi, perché sugli spalti ci siamo tutti ed ognuno di noi deve lavorare per il bene dell’altro. Ma – aggiunge - per altro non dobbiamo intendere solo quelle persone che soffrono di qualche disabilità, ma tutte quelle persone che spesso emarginiamo. Dobbiamo avere il coraggio di care un calcio ai pregiudizi, all’indifferenza e scendere tutti in campo per andare oltre, anche le appartenenze”.
Gabriella Giorgione passa a spiegare poi il simbolo della campagna. “I simboli della Caritas e del Benevento sono tenuti insieme da questa bambina che si chiama Sabiria – come quell’idioma il ‘sabir’ che veniva parlato nei porti del mediterraneo (composta da italiano: veneziano e genovese per il 70%, lo spagnolo il 10% con influenze di altre lingue mediterranee come arabo, catalano, greco, occitano,siciliano e turco) dal XIII al XIX secolo - rappresentano due mondi: quello reale e quello del calcio, un mondo questo che deve cercare di divincolarsi e come sta facendo oggi trovare un punto d’incontro”.
“La Caritas sta diventando un modello, sempre più giovani hanno voglia di darci una mano. Io voglio ringraziare anche il presidente Vigorito – ha commentato don Nicola De Blasio direttore Caritas Benevento - non solo per l’amicizia, ma anche perché è sempre vicino al mondo del sociale. Dobbiamo far diventare gli stadi, il campo, luogo di relazione per far crescere la comunità e voi della carta stampata siete un ponte per promuovere questo nostro progetto. Dovete per questo – ha concluso - anche voi calciare oltre”.