Investitori cinesi nel Sannio, la Power China interessata alla diga di Campolattaro
Stamani alla Rocca dei Rettori il presidente della Provincia di Benevento Claudio Ricci ha ricevuto una delegazione di imprenditori cinesi interessati ad investire nel Sannio in particolare per produrre energia elettrica sfruttando l’acqua della diga di Campolattaro sul fiume Tammaro.
Con la delegazione della Repubblica Popolare Cinese, presieduta Mr. J. S. Chen, Direttore di Power China, Società di Stato di quel Paese, era il sottosegretario di Stato alle Infrastrutture Umberto Del Basso De Caro, il consigliere regionale Erasmo Mortaruolo, il vice presidente della Provincia Oberdan Picucci, i consiglieri provinciali Giuseppe Ruggiero, Claudio Cataudo, Luigi De Minico, il presidente e i direttori tecnici della Società Asea che gestisce la diga di Campolattaro rispettivamente Alfredo Cataudo, Giovanni Sportelli e Gilda Buda, l’assessore comunale di Benevento Pietro Iadanza, il presidente e il direttore dell’Area di Sviluppo Industriale Luigi Diego Perifano e Giuseppe Rillo.
Erano inoltre presenti l’ingegnere Laura Ruffini della Repower Italia, che ha stretto una partnership con Power China, l’architetto Umberto Regalia del Gruppo Gavio, Ermanno Traverso della Canadian Solar.
Il presidente della Provincia Ricci, nell’accogliere nella Sala Consiliare gli ospiti del paese asiatico, si è detto onorato della presenza nel Sannio di una delegazione così qualificata intenzionata ad investire rilevanti risorse finanziarie private per un progetto di sviluppo del territorio in un momento così difficile e delicato dell’economia locale.
“E’ un segnale importante e decisivo per la nostra economia che deve al più presto riprendersi dopo la catastrofe causata dalle piogge torrenziali del mese di ottobre”, ha detto Ricci: “ho il privilegio, dunque, di dare, a nome della comunità sannita, il benvenuto agli imprenditori di questo grande Paese asiatico”. Il presidente ha anche sottolineato come nel sopralluogo effettuato in mattinata all’impianto sul Tammaro
cui lui stesso aveva partecipato, ha potuto constatare come Mr. Chen e i tecnici componenti la delegazione siano rimasti ammirati da quello che lui ha definito “un gioiello” della ingegneria italiana con un enorme potenziale di sviluppo per il territorio non solo sannita.
Hanno preso, quindi, la parola Regalia, Traverso, Ruffini, la quale ha ricordato come la sua società abbia manifestato l’interesse per lo sfruttamento per usi industriali e civili della diga già da dieci anni. Il recente riconoscimento di tutte le autorizzazioni di legge a suo tempo richiesto per tale progetto, ha proseguito Ruffini, potrà ora essere corroborato e portato a segno grazie al prestigioso supporto di Power China: nel concludere la rappresentante di Repower ha voluto dunque dare atto alla Società cinese di grande lungimiranza.
Ha chiuso gli interventi il sottosegretario di Stato Del Basso De Caro. Nel ricordare come la diga sul Tammaro, iniziata nel 1980, sotto la Presidenza della Provincia da parte di Luigi Tedeschi, ed ultimata nel 1995, oggi serva semplicemente a regolare i flussi del fiume pur essendo costata oltre 250 milioni di euro, quasi 500 miliardi di vecchie lire, il sottosegretario ha voluto sottolineare il lavoro che è stato svolto negli ultimi anni per dare sbocco e significato all’Opera, dichiarata “Strategica di rilievo nazionale”.
L’investimento che Repower e Power China propongono, ha detto Del Basso De Caro, pari a qualcosa come 500 milioni di euro, costituisce il più grande investimento di capitale privato in tutto il Mezzogiorno ed è destinato rendere funzionale ed utile alla collettività l’impianto, sebbene resti ancora da definire il programma per gli usi irrigui della risorsa. Il Sottosegretario, nel ringraziare per l’interessamento Power China, ha anche rivelato come sia stato il consigliere provinciale Ruggiero, che ha da tempo rapporti con Imprese cinesi, a proporre questa partnership. Infine Del Basso De Caro ha dichiarato che, oltre alla centrale idroelettrica, almeno altre due grandi Opere saranno realizzate a breve nel Sannio: il completamento della Fortorina e il raddoppio della Telesina.
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