Umberto Chiariello, giornalista e conduttore della trasmissione sportiva di Canale 21 Campania Sport 03/11/2017   15:47 16487

Intervista al giornalista sportivo Umberto Chiariello, impietoso sul mercato del Benevento


Il Quaderno ha raggiunto Umberto Chiariello, giornalista e conduttore della trasmissione sportiva di Canale 21 "Campania Sport".  Il collega ha analizzato il difficilissimo momento del Benevento Calcio.

Senza giri di parole il giornalista Chiariello va dritto al punto “Sono stati commessi tutti gli errori possibili e immaginabili. Sono stati talmente bravi a sbagliare tutto". Un giudizio impietoso, che continua con le scelte di mercato fatte dalla società giallorossa. “Mi auguro che il Benevento faccia il suo primo punto a Torino, ma gli errori sono gravissimi. Innanzitutto non si fa una squadra con la quasi totalità della rosa che ha pressochè zero minuti in serie A. Quei pochi che hanno esperienze minimali in massima serie, tipo Belec o Cataldi, non hanno mantenuto le premesse iniziali. Una squadra che deve salvarsi non può fare questo. Vedi la Spal, ad esempio, che va a prendere gente di una certa esperienza come Borriello. Diciamo che il Benevento è una squadra miracolata, perché è vero che ha vinto i play off, ma se andiamo a guardare la regular season è finito a distanza siderale da Verona e Spal. Quindi già si parte da una base inferiore. Non hanno rinforzato la squadra, non hanno messo uomini di esperienza, non hanno scelto un allenatore esperto di salvezze. E’una squadra senza grinta, senza identità, che non ha anima e mentalità. E’ un errore clamoroso fare una squadra con ragazzi che non hanno minutaggio e qualità”.

Per la difesa che non va proprio, secondo Chiariello "bastava, ad esempio, prendere dei calciatori come Tonelli e Sepe e creare un’ossatura di un certo livello. Poi aggiungevi 4-5 calciatori di esperienza e tenevi 2 o 3 ragazzi importanti che ti hanno portato in serie A, come Ciciretti e Puscas, e li lanciavi in un gruppo esperto. Mi meraviglio che gente come Di Somma, che capisce di calcio, abbia collaborato ad errori così gravi”.

L’attenzione, poi, si sposta sul patron Vigorito “Presidente straordinario, che ha fatto la storia del Benevento. Ha possibilità enormi". Il giornalista reputa però che il presidente giallorosso non si sia affidato ad esperti migliori per costruire la nuova compagine per la serie A, fatto "che ha pagato in maniera gravissima. Il rischio è che battano tutti i record negativi della storia; per chi ha sognato per tanti anni la serie A è un grandissimo dispiacere", cosa di cui si duole da campano.

"Un altro errore gravissimo - continua il giornalista sportivo - è stato quello di non aver cambiato Baroni dopo la prima pausa di campionato. Dopo 5-6 partite avevi ancora qualcuno, come De Canio, che ha conquistato salvezze favolose, tipo Siena, Lecce e Reggio Calabria. A quel punto, con le squadre ferme ancora a due punti o tre punti, un allenatore può ancora pensare di venire a salvare la squadra. Se tu cambi allenatore dopo 10 partite può venire soltanto un giovane come De Zerbi. Mi chiedo quale valore aggiunto possa portarti. Sia chiaro, il mio augurio è quello di essere smentito”.

Ecco, invece, i presunti errori del mister. “De Zerbi dovrebbe giocare con una difesa a 4 e pensare a creare una squadra da battaglia, con un centrocampo a tre e due esterni come Ciciretti e D’Alessandro, molto larghi, e mettersi in campo con un 4-5-1. E’ l’unico modo che ha per poter raccogliere qualche punto. Se fossi stato in Vigorito avrei creato un asse campano, mi sarei appoggiato al Napoli, avrei concesso un’opzione su Ciciretti e avuto 3-4 calciatori dai partenopei, e li poteva avere. Avrei chiesto consigli, ma evidentemente il presidente è convinto di non averne bisogno”.

Sulle scaramucce con De Laurentiis, sul fatto che il presidente del Napoli abbia detto cosa fanno in serie A squadre come il Benevento, Chiariello non ha dubbi “Io do ragione a De Laurentiis. Se si viene in serie A per fare certe figure è meglio non venirci. Vai a rovinare un campionato, lo rendi ridicolo. Diventi terra di conquista per tutti. Non esiste essere sotto di tre gol con la Lazio dopo pochi minuti. Per me gennaio può essere già tardi per intervenire sul mercato. Puoi anche retrocedere, ma bisogna farlo con dignità. Ripeto, è una squadra di scarsissima qualità, costruita male. La coppia di attacco, a mio avviso, dovrebbe essere composta da Puscas e Coda e giocare con un modulo diverso. Non si capisce perché si continui a far giocare Letizia fuori ruolo, quando a Carpi ha fatto molto bene nel 3-5-2, esterno a destra. Lui e Venuti dovrebbero contendersi il posto. Antei e Costa non sono di categoria, dovevi puntare ad altro. Lazaar è forse l’unico acquisto discreto che hanno fatto”.

Infine, un giudizio sui soldi spesi per fare questa campagna acquisti “Sui tanti soldi spesi per la campagna acquisti non conosco gli accordi, ma se è così, aver costruito questa squadra è una follia oppure incompetenza. Meglio passare per tirchi che per incompetenti. Poi non ho capito che senso abbia mandare via Ceravolo e prendere Coda. L’uno vale l’altro. Lo stesso Armenteros, un oggetto misterioso. Iemmello è arrivato come il ‘Messia’ del gol. Uno che fatto 4 - 5 gol in serie A non può essere il bomber per la salvezza. Potevi, ribadisco, prendere alcuni esuberi dal Napoli come Zapata e Strinic, andando  a formare già una buona ossatura. Per me, le chance di salvezza sono del 3%”.

Claudio Donato

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