Industria, Antonio e Marcello Izzo: 'Pronti a investire 50 milioni nel Sannio in due anni'

Un'azienda in piena espansione. Due anni per esplorare ed agguantare nuovi mercati, dall'estremo Oriente all'Est Europa, passando per l'affermazione negli Stati Uniti.
E' la Seieffe Industrie della famiglia Izzo. "Sono convinto - fa notare Antonio Izzo ai giornalisti in conferenza stampa - che in molti, nel passare da queste parti, non sappiano quale sia il lavoro svolgiamo".
Di qui, la scelta di comunicare con il territorio, così come da sempre si fa con il mercato. "Un territorio - rileva Antonio Izzo - a volte avaro con i suoi figli".
Houston, Londra, Shanghai, Strasburgo, sono solo alcune dei luoghi in cui campeggia il marchio Okite che contraddistingue i prodotti della Seieffe e che in pochi anni si è affermato in tutto il mondo, fino a raggiungere Paesi lontani come la Malesia, l'Indonesia, la Penisola Arabica.
"Il cuore produttivo, però - come spiega Marcello Izzo, AD della società che si occupa della vendita e del marketing del marchio - resta in Italia, nel Sannio, a Bonea".
Nonostante la crisi, il gruppo è riuscito a mantenere le sue posizioni in patria e a consolidarsi soprattutto negli Stati Uniti, "Il luogo - assicura Antonio Izzo - dove è più facile essere imprenditori".
Passi verso la delocalizzazione, con contatti già avviati con capi di governi esteri. Antonio Izzo non svela quali, ma assicura che tutto ciò non comporterà in alcun modo ripercussioni sulla centrale produttiva di Bonea: "Il cuore resterà sempre qui". E , anzi, potrebbe esserci un'implementazione degli occupati, se si pensa ad una diversificazione dell'offerta con prodotti più innovativi: "Sicuramente ci sarà più lavoro - garantiscono padre e figlio - e si tratterà di figure altamente specializzate".
Infine, l'annuncio: Antonio e Marcello Izzo sono pronti ad investire 50 milioni di euro nel Sannio nel giro di due o tre anni. La risposta che non ci si aspetta di fronte "all'avarizia" della terra madre.
Ma, la famiglia Izzo sta "facendo quel che ci si aspetta dagli imprenditori: produrre".
Laura De Figlio